Rosita Missoni e Marcello Morandini al “ Caffè degli Alpini”

Rosita Missoni e Marcello Morandini al “ Caffè degli Alpini”.Nella sezione dell’Associazione Nazionale Alpini di Varese, l’architetto e disigner mantovano incontra la stilista per confrontarsi sulla tematica del colore, illustrando ai presenti i rispettivi percorsi e le prospettive future. Se dovessimo comparare sinotticamente le realizzazioni di Morandini e di Missoni, probabilmente troveremmo ben pochi parallelismi, per quanto riguarda l’uso del colore. Il primo re...

Rosita Missoni e Marcello Morandini al “ Caffè degli Alpini”.Nella sezione dell’Associazione Nazionale Alpini di Varese, l’architetto e disigner mantovano incontra la stilista per confrontarsi sulla tematica del colore, illustrando ai presenti i rispettivi percorsi e le prospettive future. Se dovessimo comparare sinotticamente le realizzazioni di Morandini e di Missoni, probabilmente troveremmo ben pochi parallelismi, per quanto riguarda l’uso del colore. Il primo redarguisce scherzosamente la seconda: “ Mi hai rubato tutti i colori!”. L’architetto infatti ha fatto della ricerca di forme innovative la sua missione, mentre la stilista, assieme al marito scomparso nel 2013, ottiene il successo negli anni sessanta, grazie all’intuizione di creare vestiti colorati e leggeri. Dunque, gli opposti si attraggono in quel di Varese? In effetti nei percorsi creativi dei due autori si riscontrano limitati punti di convergenza. Sono rari i lavori di Morandini che fanno uso di tonalità diverse dal bianco e dal nero (ne è però un’eminente eccezione “Alphabet”, commissionato dalla fabbrica di porcellane Rosenthal), mentre, come ben noto, i Missoni sono forse gli ideatori della “estrosità colorata”, dell’impiego dei “mille colori della Dalmazia”, come li definiva Ottavio Missoni, in un mondo della moda fino a quel momento monocromatico. Quello che però la stilista e il designer hanno sicuramente in comune, è la volontà di mettersi in gioco, di cimentarsi in sfide sempre nuove (una linea d’arredamento per la prima, il lancio di una propria fondazione per il secondo), con la consapevolezza che “quando ti copiano, vuol dire che hai fatto qualcosa di diverso”. Parafrasando un famoso film “ciò che caratterizza un grande artista è la costanza nell’esperienza, non nel gusto”. Un sentito ringraziamento va al Gruppo Alpini Varese, che ha sapientemente organizzato l’evento e ha saputo garantire il pubblico delle grandi occasioni. Alla prossima!   Giulio Maria Grisotto Varese Press www.varesepress.info