Somma, parking selvaggio: applicare il regolamento

Le regole ci sono, vanno applicate

Le infinite polemiche di ogni anno, dato purtroppo consolidato e divenuto cronico, sul parcheggio selvaggio si ripete in tutta l'area circostante l'aeroporto senza risparmiare praticamente nessun comune.
Chi parte cerca di risparmiare e questo crea una serie di occasioni "low coast" che calmierano il mercato ma lo espongono ai rischi di questa lotta al ribasso: si acquisiscono più auto di quante sia logico ma anche possibile gestire correttamente per abbandonarle dovunque, boschi compresi.
L'altro aspetto è la gestione del personale spesso evidenziato dalle denunce dell'Ispettorato del Lavoro che dispone di pochi ispettori rispetto al territorio e alla crescita esponenziale delle problematiche crescenti: il lavoro nero o sottopagato oppure precario.

Qualche comune però si è mosso per tempo, come Somma in cui esiste un regolamento ad hoc che per va fatto rispettare e che fornisce alcuni strumenti per es.l' Art. 6: " E’  assolutamente  vietato  parcare  autoveicoli/motoveicoli  su  spazi  ed  aree  pubbliche  e comunque  sulla  pubblica  via". Cosa che avviene spesso nelle aree adiacenti ai parcheggi, basta fare un giro in qualsiasi momento per verificare quanto diciamo, pur non volendo generalizzare, visto che come in ogni settore, esistono operatori corretti che soffrono per la concorrenza sleale.

Alcune caratteristiche del regolamento stabiliscono gli spazi:
Art.3 Gli  stalli  dovranno  avere  dimensioni  di  mt.  2,50  X  mt.  5,00  per  una  superficie complessiva  di  mq.  12,50  e,  dovranno  essere  contrassegnati  da  apposita  segnaletica orizzontale;
Esiste la possibilità dell'utilizzo temporale:

""Articolo 6 - UTILIZZO TEMPORANEO DI AREE DA ADIBIRE A RIMESSA E/O PARCHEGGIO L’utilizzo di aree da adibire a rimessa e/o parcheggio temporaneo è consentita, ai soli imprenditori del settore già operanti nel territorio comunale, per un periodo di tempo non superiore a 120 giorni nell’anno solare; ogni singola richiesta non può superare i 60 giorni. L’utilizzo di dette aree è ammesso su superfici chiuse (rimesse) o scoperte (a cielo aperto) idoneamente recintate e custodite, e comunque paesaggisticamente ed urbanisticamente compatibili"
che se da un lato spinge alla regolarizzazione, dall'altra così facendo induce ad aprire o riaprire attività in certi peridi dell'anno e questo porta ad assunzioni precarie e limitate a certi mesi.
Positivo l'aspetto che le aree vanno recintate e questo garantisce l'utente.
L'art 3 in un secondo comma recita pure: "   in ogni  momento  dovrà  essere  garantito  l’accesso,  alle  autorità  competenti  ai  controlli, ai  sistemi  informativi  di  registrazione  di  entrata  di  veicoli  presenti."
Su questo punto esprimiamo qualche dubbio: è giusto il principio, ma ci sono le risorse comunali per tali controlli? Si fanno e se si esiste una statistica a tal proposito?
Dubbi non da poco comunque, e che vanno a dimostrare quanto sia complesso e importante il monitoraggio.
Un accorgimento tecnologico, come l'uso di un app potrebbe ovviare a gran parte degli inconvenienti: chiedere l'esatta posizione del veicolo nel momento dell'acquisizione da parte del parcheggio e quindi la possibilità da remoto di controllare eventuali spostamenti.
In caso contrario cambiare parcheggio....