Miss America: la fine di un mito

Il politicamente corretto avanza, soprattutto dove non servirebbe, Miss America non sarà più un concorso di bellezza, ma un’altra delle inutili gare e il mitico bikini bianco sarà messo nel dimenticatoio.

Basta mostrare le gambe: il nuovo manifesto di Miss America è il “politicamente corretto” #byebyebikini e la manifestazione non proclamerà più la “più bella degli Stati Uniti”.
Dopo più di un secolo in cui era la semplice bellezza fisica il metro di giudizio ora, sull’onda del movimento anti-molestie #Metoo, l’organizzazione del concorso cambia i parametri e le concorrenti verranno giudicate sulla base del “talento” e degli “obiettivi di vita” (chissà poi cosa vorrà dire).
Per Gretchen Carlson, l’ex Miss America diventata capo dell’organizzazione a seguito di numerosi casi di molestie, "Miss America sarà una gara, non più un concorso di bellezza".

Bandito il mitico bikini bianco, simbolo della frivola (?) bellezza, non saranno più considerate le forme del corpo, ma gli “obiettivi di vita” (?) e l’annuncio del cambiamento è postato in un video sul profilo ufficiale Twitter del concorso.
La “gara” si apre alle donne di qualunque forma e taglia, sarà eliminato anche l’abito da sera che fasciava i corpi statutari e le concorrenti dovranno indossare abiti che mettono in risalto la loro personalità.
Dopo gli scandali dello scorso anno, i vertici dell’organizzazione sono stati rivoluzionati e ora alla guida ci sono solamente donne.
Il primo concorso di Miss America si svolse nel 1920 ad Atlantic City ed era semplicemente un evento balneare per attrarre turisti sul lungomare cittadino di quella che veniva allora considerata la Las Vegas della costa est.

Fabrizio Sbardella