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La bellissima moschea è stata costruita da Salini Impregilo, è grande il doppio della basilica di San Pietro a Roma, inaugurata nel 2007.
Mentre in Italia facciamo a gara
nel costruire orribili luoghi di culto l’imprenditoria italiana gira il mondo e
realizza capolavori tecnicamente all’avanguardia, ma con l’assoluto rispetto
della tradizione e senza perdere quell’aura mistica che solo la tradizione
riesce a dare. La Grande Moschea di Abu Dhabi, pur
essendo stata inaugurata appena nel 2007, è un esempio di luogo di culto
suggestivo, accogliente e spirituale come se avesse su di sé l’aura dei secoli.
La Grande Moschea dello Sceicco Zayed (da non confondere
con quella che veniva chiamata “Moschea dello Sceicco Mohammad bin Zayed” e che
ora è intitolata a “Maria, Madre di Gesù”, dato che Maria e Gesù compaiono
anche nel Corano), progettata da un architetto arabo è stata realizzata con la
maestria e la sensibilità di una grande impresa italiana, la Salini Impregilo.
La moschea è aperta anche ai non musulmani e occupa un’area
totale di 84 mila metri quadrati, di cui 52 mila propriamente destinati al
culto, e questo potrebbe sembrare eccessivo, in un piccolo emirato, perché è
più del doppio dei 25 mila metri quadrati della Basilica di San Pietro a Roma. Pensata nella tradizione delle Mille e una notte,
realizzata negli Emirati Arabi Uniti dove le opere vengono realizzate anche per
esagerare, per meravigliare, e per realizzare il sogno, è la fantasia al
potere. Fabrizio Sbardella