Docente dell’Istituto “Falcone-Righi” di Corsico sospeso per un giudizio sull’islam
Fabrizio Cecchetti della Lega Nord ha presentato un’interrogazione al Pirellone in relazione al docente ”dell’Istituto “Falcone-Righi” di Corsico sospeso. Fabrizio Cecchetti della Lega Nord, vicepresidente del Consiglio regionale, ha presentato un’interrogazione al Pirellone per “Fare chiarezza e tutelare la libertà di espressione” “Se i fatti fossero confermati, sarebbe gravissimo” ha dichiarato il vicepresidente in merito al docente di Corsico, professore Pietro Marinelli...
Fabrizio Cecchetti della Lega Nord ha presentato un’interrogazione al Pirellone in relazione al docente ”dell’Istituto “Falcone-Righi” di Corsico sospeso. Fabrizio Cecchetti della Lega Nord, vicepresidente del Consiglio regionale, ha presentato un’interrogazione al Pirellone per “Fare chiarezza e tutelare la libertà di espressione” “Se i fatti fossero confermati, sarebbe gravissimo” ha dichiarato il vicepresidente in merito al docente di Corsico, professore Pietro Marinelli, che sarebbe stato punito con sette giorni di sospensione e una decurtazione dello stipendio per aver espresso in classe alcune opinioni sull’islam. “Occorre fare piena chiarezza su questa vicenda – afferma Cecchetti – perché è impensabile che un professore, per il solo motivo di aver espresso un’opinione critica sull’islam, possa ricevere un provvedimento disciplinare. Se ciò fosse confermato, sarebbe di una gravità inaudita: la critica a una religione non può assolutamente comportare punizioni e bavagli, ciò a tutela della più importante caratteristica della nostra democrazia: la libertà d’espressione.” “Per questi motivi – conclude Cecchetti – ho presentato un’interrogazione per chiedere alla giunta regionale di fare luce sulla vicenda, valutando che quanto emerso in questi giorni corrisponda al vero: se fosse confermata la buona condotta del professore, la Regione dovrà chiedere ufficialmente all’Ufficio scolastico della Lombardia di ritirare la sanzione disciplinare nei suoi confronti ed eventualmente censurare il comportamento del preside.” Il 31 maggio scorso, all’Istituto “Falcone-Righi” di Corsico, il professor Pietro Marinelli entra in una classe quinta per una lezione di diritto internazionale, con tema lo Stato Islamico. Come di consueto, all’entrata del docente, tutti gli alunni si alzano eccetto una; la ragazza, una 18enne di origine egiziana, si giustifica affermando di essere in periodo di Ramadan; il docente risponde che questo non la esime dal non rispettare una consuetudine; la discussione continua in classe relativamente al significato di Ramadan e ne nasce un diverbio tra il docente e la studentessa, che si ritiene offesa, per una valutazione sull’islam che ritiene essere stata critica; a seguito dalla discussione, la madre della studentessa, che peraltro era uscita dall’aula senza permesso non seguendo la lezione, scrive una lettera alla preside, Maria Vittoria Amantea, denunciando “un terribile" fatto “di intolleranza religiosa”. La ragazza presenta anche un esposto ai carabinieri e lo stesso fa la preside “a tutela dell'onorabilità dell'Istituto”. Il prof. Marinelli sarebbe stato sottoposto a provvedimento disciplinare da parte della preside: infatti sarebbe accusato di aver offeso l'alunna e di essere venuto meno “al suo principale dovere come docente e educatore” Il 24 giugno il docente sarebbe stato condannato con una punizione esemplare per aver violato gli articoli 3 e 19 della Costituzione (uguaglianza e libertà di culto) e due articoli del codice deontologico: sette giorni di sospensione e relativa decurtazione dello stipendio. Il professore rivendica “libertà di opinione”, sostenendo di non aver offeso nessuno, ma di aver solo dato una valutazione dell’islam alla luce dei suoi studi. “Una cosa sono le affermazioni sulle persone – dichiara il docente - altro quelle sulla religione. Credo rientri nei miei obblighi educativi stimolare gli studenti ad avere una visione critica della vita, anche rispetto alle proprie tradizioni religiose". Continua il docente: "Come i cristiani ascoltano le lezioni sulle crociate o sull'Inquisizione e non presentano esposti contro i docenti così devono fare pure gli islamici”. Milano 04 agosto 2017 La Redazione