Parabiago. Iniziato il corso di tradizioni locali e dialetto alla scuola primaria di San Lorenzo

Iniziato il corso di tradizioni locali e dialetto alla scuola primaria di San Lorenzo. Era stato inserito a suo tempo nel Piano di Diritto allo Studio ed ora ha preso forma il corso di tradizioni locali e dialetto proposto agli alunni delle seconde classi della scuola primaria di San Lorenzo. La prima lezione si è tenuta lunedì scorso, 26 marzo, grazie alla collaborazione tra Amministrazione comunale e la compagnia teatrale "I Sempr’Alegher" che presta il serv...

Iniziato il corso di tradizioni locali e dialetto alla scuola primaria di San Lorenzo. Era stato inserito a suo tempo nel Piano di Diritto allo Studio ed ora ha preso forma il corso di tradizioni locali e dialetto proposto agli alunni delle seconde classi della scuola primaria di San Lorenzo.

La prima lezione si è tenuta lunedì scorso, 26 marzo, grazie alla collaborazione tra Amministrazione comunale e la compagnia teatrale "I Sempr’Alegher" che presta il servizio a titolo gratuito.

Saranno in tutto sei i lunedì di lezione, per un impegno di un’ora una volta alla settimana al termine dell’orario scolastico.

Il programma prevede temi come l’illustrazione di “Mestieri vecchi e nuovi”; “Attrezzi di lavoro, di casa, d'uso scolastico” e “Filastrocche, modi dire, proverbi, giochi d'una volta”.

  Con l’aiuto degli attori della compagnia, che saranno vestiti come un tempo e utilizzeranno gli attrezzi di una volta, i ragazzi potranno immedesimarsi e simulare la vita dei loro nonni.

“Innanzitutto grazie alla compagnia teatrale "I Sempr’Alegher" che si è resa disponibile a far conoscere alle nuove generazioni le origini del nostro territorio, afferma il Sindaco Raffaele Cucchi.

E’ il primo anno che l’Amministrazione comunale propone un progetto di questo tipo e siamo certi che per i ragazzi sarà una bella esperienza.

Dal punto di vista della comunità, crediamo importante trasferire attraverso il gioco, la conoscenza di come si viveva a Parabiago qualche decennio fa.

Molto spesso, infatti, i nostri ragazzi non hanno idea della fatica, dei pochi mezzi a disposizione e dello stile di vita dei loro nonni e non tutti hanno la fortuna di avere un nonno o una nonna che possa loro raccontare.

Perciò questa diventa un’occasione di apprendimento, un investimento in cultura che insegna alle nuove generazioni la storia del nostro territorio”.