Ricordare le vittime della malasanità veterinaria.

Ricordare le vittime della malasanità veterinaria, appello che estendiamo ai nostri lettori
Cari amici,
Fra tre giorni sarà il 4 febbraio, e sarà la terza giornata per ricordare le vittime della malasanità veterinaria. Quest'anno, nel giorno della scomparsa di Lea, è la storia del coniglio Panky a dimostrare quanto sia pericolosa  questa minaccia per i nostri amici quattrozampe. Un interve...

Ricordare le vittime della malasanità veterinaria, appello che estendiamo ai nostri lettori Cari amici, Fra tre giorni sarà il 4 febbraio, e sarà la terza giornata per ricordare le vittime della malasanità veterinaria. Quest'anno, nel giorno della scomparsa di Lea, è la storia del coniglio Panky a dimostrare quanto sia pericolosa  questa minaccia per i nostri amici quattrozampe. Un intervento presentato come "di routine" e senza rischi reali;  Sonia ha scoperto solo dopo che invece era molto più rischioso che sugli altri animali domestici. Non solo, ma Sonia, che ha portato Panky ad operare, ha dovuto sottoscrivere la dichiarazione di consenso informato senza riceverne una copia! i medici veterinari devono rendersi conto conto che siamo sempre più intenzionati a pretendere che abbiano gli stessi doveri dei nostri medici. I nostri familiari a quattro zampe ne hanno diritto!  Ecco la storia che ha creato il caso: I  conigli normalmente vengono castrati in quanto tendono spesso a  sviluppare tumori. Questo avviene però soprattutto per le femmine,  mentre, come è facilmente riscontrabile anche in rete, per i maschi i  rischi sono minori, è molto più facile diagnosticarli precocemente  e  l'operazione ha soprattutto una funzione calmierante sul carattere, rendendo più facile la convivenza in casa. L'unico problema -  non certo indifferente - è che la probabilità di morte o complicazione  è decisamente più alta rispetto a tutti gli altri animali domestici. QUESTO DOVREBBE ESSERE BEN SPECIFICATO; vediamo invece cosa è accaduto.   cosa è accaduto   Il 10 maggio 2017 Sonia porta Panky per l'operazione da una clinica, che per l'occasione chiama un esperto, dato che i responsabili non erano specializzati per queste operazioni sui conigli. Sonia arriva con una decina di minuti di anticipo assieme a un amico ed è un po' agitata; ha un brutto presentimento. Chiede, nell'attesa, un po' di informazioni su come si sarebbe svolta l'operazione e cercano di tranquillizzarla, dicendole che comunque Panky sarebbe rimasto in clinica finché non avesse ripreso a mangiare. Alle 10 arriva il veterinario che deve operare Panky, chiede anche a lui informazioni e questi le chiede di firmare il foglio del consenso informato. Sonia chiede allora espressamente "ma perché devo firmarlo? Allora l'operazione è pericolosa? Potrebbe succedere qualcosa al mio Pankky durante l'operazione?". La domanda suscita l'ironia in particolare di un giovane veterinario che assiste il chirurgo/anestesista che, presente anche l'amico di Sonia, le dice con tono un po' irridente per tanta preoccupazione: "ma no signora, non succede niente, è un'operazione di routine". Comunque Sonia, che ovviamente non apprezza l'ironia, viene ulteriormente rassicurata sul fatto che l'avrebbero chiamata durante l'operazione se fosse successa qualunque anomalia e che l'avrebbero comunque chiamata anche alla fine dell'operazione; operazione che non sarebbe durata oltre trenta minuti. Sonia esce alle 10.30 tutt'altro che tranquillizzata, tanto da dire angosciata al suo amico "ho paura che non lo rivedo piu il mio Panky". Passa inutilmente la mezz'ora e dopo tre quarti d'ora chiama lei. Nessuno risponde al telefono e manda allora un sms, senza seguito. Richiama e si sente dire "stiamo martoriando un po' il Panky perché non troviamo le vene (brillante termine martoriare, molto adatto per chi hanno già visto essere un po' agitata... NdR), ma non si preoccupi, appena finisce l'operazione la chiamiamo". Successivamente e' subentrata la morte...   Qui  trovate la storia di Panky  Grazie per quello che farete!