Professore fantasma posto agli arresti domiciliari dalla Guardia di Finanza dopo 1.500 giorni di assenza
Professore fantasma a Lodi, ma avvocato a tutti gli effetti a Vibo Valentia, in cinque anni avrebbe collezionato 1.533 giorni di assenza per vari motivi Il professore 55enne avrebbe collezionato 1.533 assenze in cinque anni, dal settembre 2011 al febbraio 2017, esercitando nel frattempo l’attività forense in Calabria. All'Istituto Superiore di Codogno e all'Istituto Merli - Villa Igea di Lodi avrebbe dovuto insegnare diritto, ma in cinque anni i suoi alunni non l’hanno vist...
Professore fantasma a Lodi, ma avvocato a tutti gli effetti a Vibo Valentia, in cinque anni avrebbe collezionato 1.533 giorni di assenza per vari motivi Il professore 55enne avrebbe collezionato 1.533 assenze in cinque anni, dal settembre 2011 al febbraio 2017, esercitando nel frattempo l’attività forense in Calabria. All'Istituto Superiore di Codogno e all'Istituto Merli - Villa Igea di Lodi avrebbe dovuto insegnare diritto, ma in cinque anni i suoi alunni non l’hanno visto una sola volta in classe. I presidi dei due istituti professionali hanno dovuto far fronte alle sue assenze: oltre 800 giorni per «lombosciatalgia acuta», con certificati prodotti sempre dallo stesso medico (la cui posizione ora è al vaglio dei finanzieri di Lodi e del Pubblico Ministero Alessia Rosanna Menegazzo) e altri 700 di congedo per assistere il padre malato. L’uomo nel corso di questi 5 anni avrebbe percepito per le sue assenze stipendi ingiustificati per quasi 100 mila euro quindi l’ipotesi di reato nei suoi confronti è quella di truffa ai danni dello stato. La Guardia di Finanza di Lodi gli ha notificato la misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal giudice per le indagini preliminari della procura di Lodi. L’uomo avrebbe preso lo stipendio come professore nelle due scuole superiori, ma non avrebbe trovato il tempo per recarsi in aula, troppo preso dalla sua attività di avvocato esercitata in Calabria. Sono inquietanti i risultati delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Lodi. L’attività forense del professore durante le sue assenze a vario titolo verrebbe confermata dalla abbondante documentazione acquisita dagli inquirenti (agende, documenti di spese per viaggi e trasferte, documenti contabili) ritrovata e sequestrata nello studio professionale dove il” professore” avrebbe esercitato la sua attività legale. Tra l’altro sono stati sequestrati anche certificati medici di dubbia attendibilità sui quali, infatti, veniva apposta come diagnosi "lombosciatalgia acuta", patologia che dovrebbe esaurirsi in una finestra temporale di circa 1 mese, al massimo, mentre nel suo caso persisteva da almeno 5 anni. Nei periodi di assenza per malattia o per congedo parentale motivato dall’assistenza del padre l’uomo si sarebbe spostato in lungo e in largo lasciando abbondante documentazione dei suoi movimenti. Il professore/avvocato durante i periodi in cui risultava essere in malattia, assistenza famigliare o in aspettativa avrebbe presenziato e a 123 udienze presso il giudice di pace, a 250 udienze presso il Tribunale di e tre volte sarebbe stato al T.A.R. di Catanzaro. Somma Lombardo 18 luglio 2017 La Redazione