Il Presidente del Baff Alessandro Munari è preoccupato per i possibili tagli

Il Presidente del Baff Alessandro Munari è preoccupato per i possibili tagli che subiranno i vari capitoli comunali del bilancio ed in particolare quello a lui caro della cultura che comprende anche il Festival stesso.
«Il Baff è da sempre una festa per la città, una manifestazione che propone cultura, spettacolo, informazione e intrattenimento, con un linguaggio e uno stile popolari, nel senso di “pop”, per coinvolgere tutti, cinefili, appassionati e curiosi.» La partecipazione di...

Il Presidente del Baff Alessandro Munari è preoccupato per i possibili tagli che subiranno i vari capitoli comunali del bilancio ed in particolare quello a lui caro della cultura che comprende anche il Festival stesso. «Il Baff è da sempre una festa per la città, una manifestazione che propone cultura, spettacolo, informazione e intrattenimento, con un linguaggio e uno stile popolari, nel senso di “pop”, per coinvolgere tutti, cinefili, appassionati e curiosi.» La partecipazione di pubblico al festival, è alta e in crescita; nella serata di apertura di quest'anno, con Carlo Verdone – evento a ingresso gratuito, come tutti gli appuntamenti - la difficoltà è stata quella di non poter far accomodare in sala tutte le persone che avrebbero voluto assistere all'incontro. In settimana l'affluenza è stata buona, in alcuni casi ottima, e l'interesse dei presenti palpabile. Non meno di 5.000 all'anno sono poi gli studenti delle scuole superiori di secondo grado che partecipano alla rassegna “Made in Italy – Scuole”, presentazioni di film commentati da registi, attori o produttori. Dall'edizione 2017 è stato introdotto anche il progetto didattico “Junior Baff Lab”, pensato per gli alunni delle scuole elementari, ospiti alla serata finale insieme alle loro famiglie. Il festival inoltre coinvolge anche i commercianti, al fine di sviluppare possibili sinergie e creare nuove opportunità, come ad esempio le serate “Baff Off”, realizzate presso diversi locali della città, e il concorso “Baff in vetrina”, in collaborazione con l’Associazione Commercianti. Il festival è costantemente attivo nella ricerca di potenziali sponsor, alcuni forniscono un supporto economico, altri servizi in cambio merce. Si lavora inoltre sempre con i bandi pubblici dove fin dalla prima edizione il Baff è stato sostenuto dal Ministero dei beni e delle attività culturali e da Regione Lombardia. Inserito nell'Afic l’Associazione Festival Italiani di Cinema, il Baff è riconosciuto da realtà istituzionali quali Cinecittà, Istituto Luce e Rai Cinema. «L'indotto generato dal Baff è consistente e i contributi erogati al festival ricadono interamente sul territorio. Gli ospiti invitati al festival non sono pagati, partecipano per il prestigio della manifestazione. Il Baff è il Busto Arsizio Film Festival, il festival della città e per la città» quindi questa dovrebbe essere la molla che fa partire un appello sentito e speranzoso da parte del Presidente Alessandro Munari verso il ruolo fondamentale che riveste l’amministrazione comunale nell’iniziativa che lega il territorio e lo valorizza sotto molteplici aspetti per tutta la sua durata e che migliora e si arricchisce di anno in anno.