Edouard Manet moriva il 30 aprile 1883

Edouard Manet era il maggiore interprete della pittura pre-impressionista ed è morto a Parigi nel 1883 a 51 anni. Il pittore era nato a Parigi il 23 gennaio 1832 in un lussuoso hotel al n. 5 di rue des Petits Augustins (l'odierna rue Bonaparte), in una famiglia colta e benestante. Il padre, Auguste Manet era un alto funzionario del ministero della Giustizia, mentre la madre, Eugénie-Desirée Fournier era la figlia di un diplomatico. Pur abitando praticamente di fronte all'Écol...

Edouard Manet era il maggiore interprete della pittura pre-impressionista ed è morto a Parigi nel 1883 a 51 anni.

Il pittore era nato a Parigi il 23 gennaio 1832 in un lussuoso hotel al n. 5 di rue des Petits Augustins (l'odierna rue Bonaparte), in una famiglia colta e benestante. Il padre, Auguste Manet era un alto funzionario del ministero della Giustizia, mentre la madre, Eugénie-Desirée Fournier era la figlia di un diplomatico. Pur abitando praticamente di fronte all'École des Beaux-Arts, tempio dell'arte ufficiale, papà Auguste disprezzava la pittura e fece di tutto per ostacolare la vocazione del figlio. Visse e si formò in una Parigi magica affollata da geni e da folli. Trai suoi amici Antonin Proust, Henri Fantin Latour, Edgard Degas, Charles Baudelaire, Claude Monet, Emile Zola. [caption id="attachment_42507" align="alignleft" width="300"] Colazione sull'erba Edouard Manet[/caption] Il pittore si trovò al centro di un vero e proprio scandalo con un quadro tra i più controversi dell'epoca moderna: Colazione sull’erba nel quale era dipinta una donna nuda, la quale non era una divinità classica o un personaggio mitologico, bensì una semplice donna parigina del tempo. Sposatosi nel 1863 con Suzanne Leenhoff l’anno successivo espose il Cristo morto e due angeli, tela che a causa della sua libertà esecutiva esplicitamente dissacratoria fece esplodere un nuovo scandalo e ancora peggio fece l’anno dopo con l' Olympia. [caption id="attachment_42508" align="alignright" width="300"] Edouart Manet Olympia[/caption] Manet, infatti, era intenzionato a infrangere ogni piacevolezza borghese, sicuro che prima o poi i suoi meriti sarebbero stati apprezzati nella misura esatta del loro valore. Nonostante tutte le polemiche derivate dalle sue provocazioni, Manet trovò degli ardenti estimatori in Monet, Pissarro, Renoir, Sisley, Cezanne e Brazille tutti altrettanto insofferenti alla pittura ufficiale del tempo e alla ricerca di uno stile fluido e naturale. in quegli anni si andò a delineare con vigore sempre maggiore il gruppo degli Impressionisti, formato spontaneamente da artisti quali Renoir, Degas, Monet, Pissarro, Sisley ed altri che avevano in comune una gran voglia di fare e una spiccata insofferenza per le codificazioni accademiche, mentre Manet con estrema coerenza continuò a sottoporsi alle critiche dell’intellighenzia contemporanea continuando a riscuotere dissensi, sempre a causa dei pregiudizi legati alla Colazione sull’erba e all’ Olympia. Costretto a letto da una paralisi, Manet trascorse gli ultimi mesi della sua vita fra l'inerzia e il dolore: il 20 aprile 1883, in seguito a una cancrena, subì l'amputazione della gamba sinistra, e soli dieci giorni dopo, il 30 aprile, si spense nella sua dimora di Parigi. Sinceramente pianto dagli amici e dai contemporanei, gli vennero tributati funerali solenni, con Antonin Proust, Emile Zola, Philippe Burty, Alfred Stevens, Claude Monet e Théodore Duret che ressero il suo feretro, accompagnato anche da un picchetto militare: le sue spoglie oggi riposano al cimitero di Passy.