È venuto poi il tempo della consapevolezza

11 aprile 2011, #BustoArsizio: è questo il giorno e il luogo in cui è stata scattata questa foto. Una foto simbolo di una stagione che ha visto la nostra città al centro della partecipazione giovanile nella lotta contro la mafia.

È venuto poi il tempo della consapevolezza. Il Consiglio regionale della Lombardia ha istituito una Commissione antimafia guidata per cinque anni da Gian Antonio Girelli. Una Commissione che, tra i vari compiti svolti, nel 2015 ha portato alla nascita dei Centri di Promozione della legalità. E anche qui la nostra città è protagonista con il Liceo Crespi capofila a livello provinciale nei progetti di educazione alla legalità.
Oggi siamo nel 2018. Due anni fa, seguendo il lavoro fatto a Milano, abbiamo presentato in Consiglio comunale la prima proposta di istituzione della Commissione antimafia. Ne abbiamo discusso in Commissione, ma non siamo riusciti a vederne la nascita. Non ce ne siamo dimenticati però.
Quel manifesto portato in manifestazione da migliaia di ragazzi a Busto Arsizio dice "Anche il silenzio è mafia". Avevano e hanno ragione quei ragazzi. E allora non possiamo permetterci di tradire la loro fiducia e rimanere zitti. Abbiamo limato i regolamenti, rivisto le forme necessarie alla burocrazia della Pubblica Amministrazione e arriviamo oggi a ripresentare la richiesta di istituire in città una Commissione anticorruzione e antimafia.
Quali compiti dovrà svolgere?
- conoscere, valutare, acquisire, proporre regole, indirizzi, buone prassi attivate o attivabili dall’Amministrazione comunale in tema di lotta alla criminalità organizzata;
- studiare e proporre convenzioni e protocolli d’intesa da sottoscrivere con Prefettura, Camera di Commercio, pubbliche amministrazioni, ordini professionali, sindacati, enti, associazioni che promuovono regole e buone prassi nella lotta alla presenza e al radicamento del potere criminale di tipo mafioso;
- promuovere percorsi formativi per dirigenti, funzionari e amministratori pubblici;
- promuovere la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie presenti in città;
- sostenere con iniziative concrete tutte le persone all’interno delle forze dell’ordine, della magistratura, del giornalismo, del volontariato e dell’associazionismo, esposte nella quotidiana battaglia per la legalità, contro il potere criminale mafioso;
- conoscere, promuovere, proporre iniziative in tema di educazione alla legalità democratica e all’antimafia sociale, in particolare nelle scuole cittadine.
 
Qui la proposta di delibera completa: https://goo.gl/G9Ec3n