Rapinatore cileno fermato alla Malpensa
Un 35 enne cileno ricercato in tutta Europa per una rapina commessa in Spagna voleva imbarcarsi a Malpensa su un volo diretto a Londra, ma è stato tradito dal suo nervosismo.
L’uomo, quando si è presentato ai controlli con una
carta d’imbarco elettronica per un volo diretto a Londra manifestava nervosismo
e la polizia di frontiera ha deciso di effettuare un controllo.
Un agente della polizia di frontiera gli ha chiesto il
motivo del suo viaggio, e il cileno ha fatto prima finta di non capire l’italiano
e ha cercato poi di convincere gli agenti a lasciarlo perdere facendogli capire
che se avesse perso il volo si sarebbe fatto rimborsare il biglietto dal poliziotto
stesso.
Il cileno, riacquistata la calma, ha raccontato di
essere in transito dalla Spagna e diretto al suo paese passando via Londra.
Alla richiesta di esibire il permesso di soggiorno ha
prima detto di averlo smarrito e poi di non averlo mai avuto perché in Spagna
era stato solo 3 mesi.
Sfortuna vuole, per lui, che le banche dati funzionano
abbastanza bene e dal controllo è emerso che sulla sua testa pendeva un mandato
di arresto europeo da parte delle autorità spagnole per una rapina a mano
armata dello scorso luglio commessa con altri tre complici in una gioielleria
di Barcellona.
In quella occasione c’era stato un conflitto a fuoco
con un agente locale.
L'uomo è stato quindi arrestato e trasferito al carcere di Busto Arsizio
a disposizione dell'autorità giudiziaria competente per l'estradizione.
Il cileno, riacquistata la calma, ha raccontato di essere in transito dalla Spagna e diretto al suo paese passando via Londra.
Alla richiesta di esibire il permesso di soggiorno ha prima detto di averlo smarrito e poi di non averlo mai avuto perché in Spagna era stato solo 3 mesi.
Sfortuna vuole, per lui, che le banche dati funzionano abbastanza bene e dal controllo è emerso che sulla sua testa pendeva un mandato di arresto europeo da parte delle autorità spagnole per una rapina a mano armata dello scorso luglio commessa con altri tre complici in una gioielleria di Barcellona.
In quella occasione c’era stato un conflitto a fuoco con un agente locale.
L'uomo è stato quindi arrestato e trasferito al carcere di Busto Arsizio a disposizione dell'autorità giudiziaria competente per l'estradizione.