Per dodici anni ha incassato la pensione del padre morto
La Guardia di Finanza di Roma lo ha denuncuato per truffa all’INPS dopo che, per 12 anni, ha continuato ad incassare la pensione del padre morto e ha sequestrato beni per un valore di 230 mila euro.
Nei giorni
scorsi, i Finanzieri del Comando Provinciale Roma hanno eseguito un sequestro a
carico di un uomo - classe 1956 di origine palermitana - accusato di aver
illecitamente incassato oltre 230.000,00 euro dall’INPS, a titolo di indennità
di pensione di vecchiaia.
L’uomo,
all’esito di accurati accertamenti economico-finanziari condotti dalla
Compagnia della Guardia di Finanza di Civitavecchia, coordinata dalla locale
Procura della Repubblica, è stato denunciato per il reato di indebita
percezione di erogazioni in danno dello Stato poiché quale figlio di un
soggetto percettore di idonea pensione, ha continuato a intascare, senza averne
diritto, per oltre 12 anni, gli emolumenti del padre, risultato deceduto nel
2006.
Le Fiamme
Gialle hanno, infatti, puntualmente ricostruito come il sessantaduenne
residente in Santa Marinella (RM) - non avendo mai svolto alcuna attività
lavorativa - si fosse, di contro, prodigato, nel corso degli anni, con il
chiaro intento di truffare l’Ente previdenziale nazionale, provvedendo - dopo
la morte del padre pensionato - a riscuotere le rate della pensione da 1.600,00
euro netti mensili, accreditate su un c/c bancario cointestato con il defunto
padre, per l’ammontare complessivo di oltre 230.000 euro.
In dettaglio,
è stato accertato che lo stesso aveva già incassato e speso oltre 153.000 euro,
mentre sul c/c erano ancora giacenti circa 77.000 euro. Pertanto, i militari
della Compagnia di Civitavecchia hanno dato esecuzione al provvedimento di
sequestro emesso dal G.I.P. del Tribunale di Civitavecchia del conto corrente
sul quale venivano erogate le indennità INPS, bloccando così la somma non
ancora distratta dall’indagato, oltre che di un ulteriore libretto postale e,
per l’importo residuo, di una palazzina indipendente su due livelli, sita in
Santa Marinella, dal valore commerciale di circa euro 350.000 interamente di
proprietà dell’indagato.
L’operazione
delle Fiamme Gialle si inserisce nell’ambito del piano di contrasto alle frodi
al bilancio dello Stato e a tutela della corretta spesa pubblica.
L’uomo, all’esito di accurati accertamenti economico-finanziari condotti dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Civitavecchia, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, è stato denunciato per il reato di indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato poiché quale figlio di un soggetto percettore di idonea pensione, ha continuato a intascare, senza averne diritto, per oltre 12 anni, gli emolumenti del padre, risultato deceduto nel 2006.
Le Fiamme Gialle hanno, infatti, puntualmente ricostruito come il sessantaduenne residente in Santa Marinella (RM) - non avendo mai svolto alcuna attività lavorativa - si fosse, di contro, prodigato, nel corso degli anni, con il chiaro intento di truffare l’Ente previdenziale nazionale, provvedendo - dopo la morte del padre pensionato - a riscuotere le rate della pensione da 1.600,00 euro netti mensili, accreditate su un c/c bancario cointestato con il defunto padre, per l’ammontare complessivo di oltre 230.000 euro.
In dettaglio, è stato accertato che lo stesso aveva già incassato e speso oltre 153.000 euro, mentre sul c/c erano ancora giacenti circa 77.000 euro. Pertanto, i militari della Compagnia di Civitavecchia hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro emesso dal G.I.P. del Tribunale di Civitavecchia del conto corrente sul quale venivano erogate le indennità INPS, bloccando così la somma non ancora distratta dall’indagato, oltre che di un ulteriore libretto postale e, per l’importo residuo, di una palazzina indipendente su due livelli, sita in Santa Marinella, dal valore commerciale di circa euro 350.000 interamente di proprietà dell’indagato.