OPERAZIONE “TORRI GEMELLE 2” DEI CARABINIERI DI ROMA: SGOMINATA ORGANIZZAZIONE
il comunicato istituzionale nella sua interezza
FRASCATI – A
seguito di serrate e complesse indagini, dalle prime ore dell’alba, i
Carabinieri del Gruppo di Frascati stanno dando esecuzione a un’ordinanza che
dispone misure cautelari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta
della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 20
persone (tra cui 1 donna), appartenenti a un’organizzazione
criminale dedita al traffico illecito di sostanza stupefacente del tipo
cocaina, radicata nella città di Roma con base operativa e logistica nel
quartiere di Tor Bella Monaca.
Le indagini,
condotte dal febbraio al giugno 2016, dai Carabinieri della Stazione di Roma
Tor Bella Monaca, traggono origine da un precedente segmento investigativo che
aveva consentito, agli stessi militari, nel giugno del 2016, di dare esecuzione
ad un’altra ordinanza che disponeva misure cautelari nei confronti di 33 persone
appartenenti alla medesima associazione, atteso che lo svolgimento delle
precedenti indagini, a partire dall’anno 2014, aveva dato contezza
dell’esistenza di una ampia organizzazione dedita allo spaccio di sostanze
stupefacenti di vario genere (per lo più cocaina ed hashish) davanti alle palazzine
popolari ubicate tra il civico N.322 e N.338 di Via San Biagio Platani, nel
quartiere romano di Tor Bella Monaca.
Le attività
di prevenzione e controllo del territorio svolte dai Carabinieri avevano
consentito di evidenziare una costante attività di spaccio da tempo espletata,
in forma che appariva organizzata, da un numero particolarmente elevato di
pusher, stabilmente presenti nei luoghi e continuativamente dediti allo
spaccio, facenti capo ad un giovane 26enne del luogo, pregiudicato per armi e
stupefacenti. Alla conclusione emergeva un sodalizio estremamente radicato sul
territorio e gli esiti delle indagini svolte con metodi tradizionali ed
attività tecniche attestavano l’elevatissimo volume d’affari dell’associazione,
profitti derivanti da un’incessante attività di spaccio, tanto serrata da
incrementare notevolmente il quantitativo di stupefacente immesso nel mercato
romano.
L’esecuzione
dell’ordinanza che disponeva misure cautelari del giugno del 2016 che pur aveva
portato ad un forte ridimensionamento dell’organizzazione criminale, con
l’arresto dei vertici e dei più importanti esponenti, ha però rappresentato
solo l’inizio di una più ampia attività di indagine condotta dai Carabinieri,
sotto le direttive della locale DDA, finalizzata a contrastare in modo concreto
ed efficace il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nell’intera
borgata di Tor Bella Monaca.
Più
in particolare, il monitoraggio della piazza di spaccio nella fase
post-esecuzione ha consentito di acclarare una inesauribile e non
sottovalutabile capacità evolutiva dell’associazione in grado di fronteggiare
anche lo stato di detenzione dei suoi vertici ed una non parificabile duttilità
e capacità di adattarsi a tali circostanze; come evidenziato dagli oltre
quaranta arresti in flagranza con contestuale sequestro di migliaia di dosi di
cocaina, operati dai Carabinieri, in quel luogo, anche nelle fasi successive e
precedenti alle indagini del 2014.
Nonostante
l’evoluzione dell’organigramma criminale dell’associazione, le indagini svolte
hanno consentito di giungere all’identificazione dei nuovi sodali e di
accertare i nuovi ruoli ricoperti dai soggetti, che nelle precedente indagini,
avevano ricoperto un ruolo solo marginale, cui è spettato l’onere di
raccogliere l’eredità dei vertici arrestati nel 2016, al fine di garantire la
continuità delle illecite attività; necessaria a dimostrare la costante ed
inesauribile presenza del sodalizio nel territorio e a garantire il
mantenimento dei sodali reclusi e delle loro famiglie.
Quella
odierna è solo l’ultima delle importanti e recenti attività investigative
condotte dai Carabinieri e dalla DDA nel quartiere periferico di Tor Bella
Monaca, finalizzate alla disarticolazione di consolidati sodalizi criminali
che, per anni, hanno gestito il traffico di sostanze stupefacenti nel
quartiere, rendendolo terreno fertile, proficuo e tristemente noto per lo
spaccio tra le palazzine popolari. Tali operazioni testimoniano la costante
attenzione degli inquirenti sul fenomeno in atto e la capacità investigativa di
monitorare, anche nelle fasi successive ad importanti indagini, le evoluzioni
dei sodalizi criminali e di individuare, immediatamente, i nuovi vertici, al
fine di stroncarne “sul nascere” qualsiasi tentativo di riorganizzazione.
Di comprovata
importanza, le dichiarazioni testimoniali rese ai Carabinieri della Stazione di
Tor Bella Monaca, nel febbraio 2016, da uno dei pusher stabilmente impegnati
nelle attività di spaccio, che, oltre a fornire importanti elementi
investigativi, permetteva di accertare lo stato di completa sudditanza dei
consociati al volere dei vertici del gruppo criminale, pronti a reprimere, con
violenza, qualsiasi tentativo di “disobbedienza” e a “punire” con aggressioni
di gruppo quei sodali, ritenuti responsabili di eventuali errori
nell’espletamento dei turni di lavoro loro designati (ammanchi di stupefacente,
di denaro, ecc..).
Altro
elemento chiave dell’odierna indagine, la testimonianza di un collaboratore di
giustizia, prima ai vertici dell’associazione, le cui dichiarazioni hanno
permesso di far luce sulle modalità ed i tempi di spaccio dell’organizzazione,
di delineare con esattezza i ruoli dei vari sodali, confermando una
programmatica rimodulazione strutturale che ha garantito la prosecuzione delle
attività di spaccio. Le dichiarazioni rese dal collaboratore e dal testimone
hanno offerto, per la prima volta, la possibilità di conoscere le dinamiche dei
gruppi criminali dall’interno, e, pertanto, costituiscono senza dubbio un
importante viatico anche per le indagini future.
Sulla piazza
si è registrata la presenza di pusher italiani di diverse età, compresi
minorenni, di sesso sia maschile che femminile, e di diversa nazionalità. Tra i
clienti vi erano, invece, sia uomini che donne, di diverse estrazioni sociali e
età (dai 18 ai 55 anni) e non si esclude anche alcuni minorenni. Nel corso
di quest’ultima parte delle indagini, sono già state arrestate in flagranza 13
persone e recuperato un significativo quantitativo di cocaina e documentati
oltre duecento episodi di spaccio.
L’operazione ha
interessato oltre duecento Carabinieri coadiuvati dai cinofili, da un
elicottero dell’Arma e da personale dell’8° Reggimento Carabinieri “Lazio”.