Informativa cookie: Varese Press si avvale di cookie per le finalità illustrate nella nostra informativa sulla privacy. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione, acconsenti all´uso dei cookie.
Clicca qui per maggiori informazioni.
Chiudi
L'ex senatore Marcello Dell'Utri ha ottenuto il deferimento della pena per gravi ragioni di salute e lascia il carcere di Rebibbia per l’abitazione romana del figlio dove sconterà i domiciliari.
Il Tribunale di sorveglianza ha deciso di concedere all’ex senatore
palermitano Marcello Dell'Utri il deferimento della pena per gravi ragioni di
salute e concedergli la detenzione domiciliare a Roma nella casa del figlio fino
al 28 settembre, data in cui si discuterà la perizia sul suo stato di salute. Marcello Dell'Utri è nato a Palermo nel 1941, è stato senatore di Forza Italia
che aveva fondato con Silvio Berlusconi e successivamente anche del Popolo
delle Libertà e fin dagli anni settanta è stato stretto collaboratore di Silvio
Berlusconi in Publitalia '80 e Fininvest. L’ex senatore è stato condannato a 7 anni di reclusione per concorso esterno
in associazione mafiosa in quanto ritenuto mediatore tra Cosa Nostra e lo
stesso Berlusconi. Recentemente, nell'aprile 2018 è stato nuovamente condannato in primo grado
a 12 anni di reclusione a conclusione del processo sulla trattativa tra lo
Stato Italiano e Cosa Nostra. All’uscita dal carcere Dell’Utri che indossava un camicione verde e scarpe
da tennis apparentemente molto dimagrito e con una busta in mano ha abbracciato
i parenti e si è diretto verso l’abitazione del figlio dove trascorrerà i
prossimi mesi.
Probabilmente sta giungendo a termine il controverso percorso del fondatore
di Forza Italia che a ragione o a torto è stato coinvolto in tante nebbiose
vicende che lo hanno portato ad un arresto nel 1995 a Torino per avere
inquinato le prove nell’inchiesta sui fondi neri di Publitalia 80, ad un
patteggiamento nel 1999 di una pena di due anni e tre mesi di reclusione per i
reati di evasione fiscale e false fatture e, nel 2004, ad una condanna in primo
grado per tentata estorsione, poi confermata in appello nel 2007. Il fondatore di Forza Italia è stato protagonista anche al Senato dove nel
2007è stato il senatore più assente con 673 assenze su 1637. Nel febbraio del 2010 Dell’Utri si descrive in una intervista rilasciata a Beatrice Borromeo per il Fatto
Quotidiano: “Io sono politico per legittima difesa. A me della politica non
frega niente. Mi difendo con la politica, sono costretto. Mi candidai nel 1996
per proteggermi. Infatti, subito dopo mi arrivò il mandato di arresto [...] Mi
difendo anche fuori [dal Parlamento], ma non sono mica cretino. Quelli mi
arrestano".