Genitori chiamano la figlia Blu, convocati da pm per rettifica nome

Se non provvederanno i genitori "sarà il giudice a decidere il nome della bambina".

I genitori di una bambina di un anno e mezzo che hanno chiamato la figlia Blu, sono stati convocati dalla Procura della Repubblica di Milano per rettificare l'atto di nascita. Altrimenti, ha spiegato la coppia a una testata nazionale, "sarà il giudice a decidere il nome di nostra figlia".

Secondo i genitori di Blu, la magistratura si rifà all'articolo 35 del Dpr 396/2000 in base al quale "il nome imposto al bambino deve corrispondere al sesso".

"Considerato che si tratta di nome moderno legato al termine inglese Blue, ossia il colore Blu, e che non può ritenersi attribuibile in modo inequivoco a persona di sesso femminile - si legge nella lettera di convocazione in Tribunale - l'atto di nascita deve essere rettificato, anteponendo altro nome onomastico femminile che potrà essere indicato dai genitori nel corso del giudizio".

"Se giovedì non ci presenteremo con un'alternativa sarà il giudice a decidere per noi il nome di nostra figlia", spiega il papà, Luca. "Quando ci siamo presentati all'anagrafe per la registrazione ci avevano avvisato che poteva esserci il rischio di venir richiamati, ma ogni anno, secondo i dati Istat, ci sono circa sette Blu, in prevalenza bimbe. Non ci aspettavamo di dover cambiare nome un anno e mezzo dopo, quando ormai anche nostra figlia sa di chiamarsi Blu ed è scritto ovunque". La coppia cercherà di convincere i giudici, statistiche alla mano, che il nome all'Estero è già stato sdoganato.

In un secondo caso, la Procura di Milano ha rinunciato a chiedere la rettifica del nome Blu dato dai genitori ad una bambina di quasi 5 mesi e, dunque, il Tribunale civile milanese ha confermato il nome della piccola. Questo è un altro caso rispetto a quello emerso oggi sui media che riguarda un'altra bimba di circa un anno e mezzo sempre di nome Blu.

L'udienza davanti al giudice civile per il secondo caso è fissata per giovedì prossimo. Il pm Luisa Baima Bollone, che nelle scorse settimane, su segnalazione dell'anagrafe del Comune di Milano, ha chiesto la rettifica con l'anteposizione di un nome femminile a Blu, dovrebbe nuovamente rinunciare al ricorso e così, pare, farà anche negli altri casi aperti.

In un terzo caso, trascorse 24 ore della registrazione di una bimba chiamata Blu i genitori sono stati convocati all'anagrafe per sentirci "dire che dovevamo cambiare nome alla bambina, perché non era identificativo di genere". Il caso ricorda molto il primo.