Induno Olona, quale futuro per Villa Castiglioni?

La curatrice fallimentare ha comunicato al sindaco di Induno Olona che l’asta prevista per il prossimo 31 luglio 2018, con prezzo di partenza fissato a 600.000 euro, potrebbe essere l’ultimo tentativo per trovare un nuovo proprietario a Villa Castiglioni.

“Dopo di che – scrive la curatrice fallimentare Paola Degrassi al sindaco di Induno Olona – il complesso immobiliare non verrà più posto in vendita non potendo con il suo ricavato pagare nemmeno in parte i creditori in prededuzione”.

Confusione sul possibile destino per Villa Castiglioni se la nuova asta andasse deserta, dato che la curatrice Degrassi nella comunicazione a Cavallin scrive: “Il complesso immobiliare verrà abbandonato o conferito allo Stato”.

«La comunicazione di Paola Degrassi arriva come risposta dopo che dal Comune erano partite due diffide, affinché la Curatrice provvedesse alla messa in sicurezza dello stabile – scrive il sindaco – impedendo l’accesso ad occupanti clandestini, e avviasse altresì la progettazione di un intervento di sistemazione definitiva del muro di cinta su via Tabacchi, oggi puntellato con alcuni muraglioni di sassi, a norma di legge ma provvisori. I provvedimenti sono stati notificati nei giorni scorsi per conoscenza anche al Prefetto di Varese e ai vertici delle Forze dell’Ordine».

Cavallin, che tra l’altro ancora l’altro ieri ha richiesto un ennesimo intervento dei Carabinieri, dopo che alcuni cittadini hanno segnalato movimenti notturni all’interno della villa, non ci sta a questa sentenza definitiva, e commenta la comunicazione inviatagli della curatrice fallimentare con prudenza: «Ho chiesto un parere al legale del Comune, avvocato Ravizzoli, sulla fondatezza e legittimità delle intenzioni che mi sono state comunicate, cioè se sia possibile che andando deserta l’asta del 31 luglio la Curatrice possa davvero decidere di non tentare più altre procedure di vendita e lasciare andare l’immobile al suo destino».

«In attesa del parere giuridico – dice ancora il sindaco – ovviamente rinnovo l’invito a chi possa essere interessato a rilevare questa proprietà a partecipare alla prossima asta. Il prezzo base a cui viene proposta la villa è certo interessante, al netto che chi se la aggiudicherà sarà tenuto ad affrontare immediatamente alcuni impegnativi interventi di messa in sicurezza definitiva della proprietà».

Nei giorni scorsi su alcuni gruppi social era stata lanciata anche l’idea – suggestiva quanto complessa – di una sottoscrizione popolare per raccogliere i fondi necessari a partecipare all’asta, acquisire il bene e donarlo al FAI affinché se ne prenda cura.

La proposta è arrivata sul tavolo del sindaco, che, se la cosa dovesse realizzarsi, si dice felice di poter essere il primo sottoscrittore dell’iniziativa, ovviamente a titolo personale: «Come Comune non possiamo certo farci garanti, promotori o collettori di fondi per acquisire un bene su cui peraltro pesano condizioni manutentive da affrontare con urgenza – chiarisce Cavallin – ma certo non posso che apprezzare il dinamismo di chi, tra la cittadinanza, si dimostra voglioso di fare qualcosa di concreto per risolvere lo stallo, senza alzare polveroni mediatici e polemiche politiche senza fondamento. Va in questo senso anche il supporto che l’Amministrazione sta dando alla raccolta di firme per la campagna Fai “I luoghi del cuore 2018”, che vede villa Castiglioni attualmente in prima posizione tra i beni della provincia di Varese».

«Nella complessità della situazione – conclude il sindaco – una cosa pare certa: l’asta del 31 luglio sarà davvero un’occasione importante per capire se la villa potrà tornare in tempi ragionevoli alla sua bellezza o se sarà condannata a un ulteriore destino di rovina».

Le bellezze di Villa Castiglioni

Villa Castiglioni è una prestigiosa residenza, costuita nei primi anni del XIX sec. dai Mannati, una famiglia nobile milanese. Nel 1821 questa villa venne acquistata da Ermenegildo Castiglioni, un uomo ricco ma dalle idee liberali. Pur possedendo un bellissimo palazzo a Milano, nell’attuale corso Venezia, egli preferiva la casa Indunese perchè immersa nel verde e nella tranquillità. Tra le caratteristiche di questa casa vi sono una torretta che è situata al confine della proprietà Medici, la cosidetta "Casa delle Bambole", un tempietto vicino all’ingresso dei giardini. Sul retro si estende un bellissimo ed ampio parco.