FF.SS Busto Arsizio, aspetta il treno seduto sulle rotaie
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- 16 ottobre 2018
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- Views 288 Cronaca Busto Arsizio
Tolte banchine e sale di aspetto ci si siede lungo i binari o per terra
Tra l’indifferenza totale, che va dal disinteresse assoluto al sorriso divertito, un ragazzo di colore aspetta l‘arrivo del treno seduto in banchina con le gambe penzoloni sulle rotaie. Una scena che ha dell’incredibile, soprattutto perché nessuno interviene e, a quanto pare, questo succede spesso, come spesso succede di vedere gente seduta per terra in attesa di treni sovente in ritardo, per lasciar perdere il resto. Ma da qualche parte non sta scritto “Vietato attraversare i binari” e, quando arriva il treno, una voce non ci dice di “Allontanarsi dalla linea gialla”. Va bene il treno non arriva e nessuno sta attraversando i binari. Ma immaginiamo se la moda dello stare seduto in banchina si diffondesse e, magari qualcuno anche con le cuffiette ascoltando musica. E poi, da quando inizia l’attraversamento dei binari: da quando si scende dalla banchina o devi proprio attraversarli? Tolte le "banchine" su cui sedersi, se no i senza tetto si fermano a dormire, chiuse sovente le sale di aspetto, se no c’è gente che ne fa la propria casa, abituata la gente al degrado e al brutto, tutto rientra nella normalità. L’Italia in questo è maestra, siamo immersi nella cultura del “sottrarre”, non solo dai conti pubblici, ma anche dai servizi. Non ci sono soldi, non c’è personale, bene, lasciamo le stazioni abbandonate, le sale di aspetto chiuse. Tutti in piedi con lo sguardo ebete ad aspettare treni dove si viaggia pigiati come sardine in scatola, con le date di arrivo e partenza scadute. Qualcuno mormora: “Hai visto quello” e giù apprezzamenti razzisti. “Questo è il mondo che ci aspetta” conclude qualche altro. Infatti, prontamente, una ragazza si siede per terra, è normale sedersi per terra. Viaggiamo verso l’integrazione e poiché in Africa ci si siede per terra, facciamo così anche noi. Facciamo sentire tutti a casa loro. Pensare che la mia mamma mi diceva di non sedermi per terra che era sporco e c’erano i microbi. Il prossimo passaggio, come si vede in India e in altri paesi “in via di sviluppo” come del resto il nostro, sarà quello di viaggiare sul tetto dei vagoni e appesi ai predellini, così avremo risolto il problema dei trasporti senza spendere un euro. A proposito la stazione di Busto Arsizio, Ferrovie dello Stato, è appena stata riverniciata, peccato che stia tornando nello stato di abbandono e di sporcizia di prima e, non penso, che la stiano conciando così solo barboni ed extracomunitari ma anche qualche italiano. Ferrovie dello Stato, quale?
Re Mida