Bene la crescita della banda larga in Italia: pianificate attività di sviluppo anche per le aree bianche

Nello specifico, si parla di oltre 6.700 comuni attualmente sprovvisti di connessione: i suddetti appartengono a regioni quali la Lombardia, il Lazio, la Campania, il Friuli Venezia Giulia, la Toscana, l’Emilia Romagna, la Sicilia e le Marche

Qual è la situazione dell’Italia in merito alla diffusione della banda larga?

È una domanda che in tanti si pongono, vista l’importanza di questo argomento ad oggi così scottante. Eppure, gli investimenti promossi dal Governo e dal Ministero dello Sviluppo Economico stanno dando i loro frutti: non solo per quanto concerne le aree comuni, ma anche per la copertura delle aree bianche. Di cosa si tratta? Di quelle zone italiane considerate svantaggiate da un punto di vista della connessione: ovvero le aree che risultano scoperte da Internet, per via dei mancati investimenti degli operatori.

Connettività in fibra ottica: la crescita sul territorio

Il progetto Open Fiber continua la sua missione verso una copertura del territorio sempre più adeguata alle mire europee della nazione. Questa mission è attualmente in corso d’opera, e può contare su un budget di diverse centinaia di milioni di euro da spendere per la creazione delle apposite infrastrutture a banda ultra larga. La crescita in questo settore può essere facilmente conteggiata: si parla di +2.33 milioni di unità abitative coperte dalla fibra ottica, in questi primi tre mesi del 2018. In totale, oggi la fibra ottica è in grado di coprire il 71% della popolazione: entro il 2018 si dovrebbe salire all’85%, per arrivare al 100% entro il 2020. Come possiamo scoprire se la nostra zona viene attualmente coperta dal servizio Internet a banda larga? Per farlo, basta controllare i siti web dei maggiori operatori come Vodafone, che consentono di verificare la copertura della fibra ottica direttamente dal loro sito: il tutto inserendo semplicemente la città desiderata.

Connettività e aree bianche: i piani per lo sviluppo

Il piano Open Fiber, come già sottolineato poco sopra, ha dimostrato una grande attenzione anche nei confronti delle aree bianche del nostro Paese. Saranno circa 200 i milioni di euro destinati allo sviluppo delle infrastrutture a banda ultra larga in queste zone così delicate. Nello specifico, si parla di oltre 6.700 comuni attualmente sprovvisti di connessione: i suddetti appartengono a regioni quali la Lombardia, il Lazio, la Campania, il Friuli Venezia Giulia, la Toscana, l’Emilia Romagna, la Sicilia e le Marche. Non solo fibra ottica, comunque: il piano previsto per i white spots includerà anche l’installazione di antenne di trasmissione per il segnale wireless. Da sottolineare anche gli investimenti che riguarderanno l’installazione delle reti FTTH (Fiber to the Home): ovvero la fibra ottica che non passa dal cabinet e dal doppino telefonico, ma che giunge direttamente nelle case.