La cooperativa Radici gestisce la comunità ANFFAS
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- 21 maggio 2018
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- Views 82 Cooperazione Somma Lombardo
Tutti quelli che
abitano a Somma e dintorni, in più occasioni hanno sentito parlare dell’ottimo
lavoro di formazione all’autonomia dei disabili nel centro ANFFAS Ticino onlus in
località Molino di Mezzo a Somma Lombardo.
In questo periodo la cooperativa che
nasce nel circuito ANFFAS, assiste ben una quindicina di persone, all’interno
di una bella e tranquilla struttura in mezzo al verde del Parco del Ticino,
nelle vicinanze del fiume Ticino e della rete di rogge.
Di cosa si occupano concretamente? Lo spiegano
così nel loro sito parlando non di integrazione ma di inclusione:
“includere vuol dire
offrire l’opportunità di essere cittadini a tutti gli effetti. Ciò non
significa negare il fatto che ognuno di noi è diverso o negare la presenza di
disabilità o menomazioni che devono essere trattate in maniera adeguata, ma
vuol dire spostare i focus di analisi e intervento dalla persona al contesto,
per individuarne gli ostacoli e operare per la loro rimozione.
Il fine è promuovere condizioni di vita dignitose e un
sistema di relazioni soddisfacenti nei riguardi di persone che presentano
difficoltà nella propria autonomia personale e sociale”.
sociale”.
Il percorso che queste
persone devono affrontare è lungo e difficile, e servono i contatti nel
territorio per creare “ occasioni di inclusione sociale e di sensibilizzazione
attraverso la costruzione di reti informali che coinvolgano in progetti
concreti e di varia natura semplici cittadini, istituzioni, scuole, oratori,
centri giovanili e centri per anziani, la cooperazione sociale, associazioni,
gruppi informali, biblioteche”.
Le occasioni sono
incontri, feste e ritrovi per es.
Non solo pane 2011. A
grande richiesta...... le ricette
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Ricette.pdf |
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Pane.pdf |
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Seitan.pdf |
Un’idea concreta e positiva per dare
possibilità al territorio di conoscere la realtà delle persone con disabilità
che vogliono fare conoscere le loro potenzialità: incontri importanti che
creano dibattito, confronto e liberano le menti dai pregiudizi e dalle lacune
che tutti abbiamo.
La scoperta delle tante risorse che
emergono dalla comunità con splendide iniziative pubbliche che si ripetono mostrando
con “ l’auto-produzione alimentare come momento di riscoperta e
riappropriazione di antichi gesti quotidiani per una relazione sostenibile e
consapevole con i prodotti alimentari che consumiamo”.
Momenti ludici
importanti che legano e creano rapporti duraturi tra la comunità e il
territorio, con un intreccio positivo e lungimirante di iniziative che mirano
appunto all’inclusione, termine adottato in antitesi all’esclusione dimostrando
quanto sia possibile e si debba e si possa fare per la disabilità.