Busto Arsizio abbraccia Suor Marcella e i bimbi di Haiti

Grande commozione questa mattina al museo del Tessile, in occasione dell’incontro tra suor Marcella Catozza e 25 bambini e ragazzi di Haiti

Arrivati ieri in città da Haiti, i giovani orfani assistiti dalla religiosa bustocca nel Vilaji Italien da lei creato a Waf Jeremie, resteranno in Italia per due mesi e mezzo, ospiti di casa Lelia nei pressi di Assisi, per un periodo di studio e di vacanza.

Periodo in cui, come ha affermato la religiosa bustocca “aiuteremo i nostri bambini a scoprire il mondo, le sue bellezze, a scoprire la bellezza della vita, ma soprattutto a scoprire che tocca a loro cambiare il pezzetto del mondo in cui sono venuti al mondo; due mesi e mezzo in cui scoprire i desideri del cuore e imparare che si possono realizzare perché fanno parte della promessa con cui veniamo al mondo.

Due mesi e mezzo per scoprire che anche se sei nato a Waf Jeremie, sei destinato ad un compimento fatto di bellezza e felicità e sta alla tua libertà lottare per realizzarlo.

Questi bambini hanno diritto a una vita non già condannata in partenza dalla miseria.

Qui potranno accorgersi che la realtà può essere cambiata, l’uomo con il suo lavoro, lo dico qui nel nostro museo che celebra il lavoro, può fare molto e dopo questo viaggio potranno scegliere di cambiare il loro paese.”

Il progetto educativo dedicato ai bambini è intitolato “Costruttori di cattedrali” proprio ad indicare questa visione a lungo termine: ”Io voglio bene al loro destino non mi limito a dare loro del cibo e un tetto. Il mondo si cambia dando la vita.

Questo è il metodo che il Signore ci ha indicato, io sono qui per questo” ha concluso la suora.

Oggi, nel primo giorno a Busto, il saluto della città a questa religiosa coraggiosa e determinata.

Per due anni ha combattuto contro la burocrazia e le difficoltà per riuscire a portare in Italia i bambini e due di loro, purtroppo, hanno dovuto rinunciare proprio per problemi burocratici.

Il sindaco l’ha ringraziata per il suo impegno missionario: ”lei è capace di chiedere e ottenere molto per i suoi bambini, lavora molto bene, il suo lavoro è molto più prezioso del mio perché è indispensabile per questi bambini e salva tante vite umane.”

L’assessore Maffioli si è detta onorata di accogliere il gruppo in un luogo di cultura come il museo: “la cultura aiuta a formare gli

individui, quindi la collettività.

È il pilastro su cui si fonda la cattedrale che suor Marcella sogna per ciascuno di questi bimbi.

Accoglierli in una "casa" della cultura è il nostro migliore auspicio per il loro futuro”.

Dopo una merenda gentilmente offerta dalla nuova pasticceria Bacio, i bambini hanno partecipato a un laboratorio con le guide del servizio di didattica museale, divertendosi con colori e tessuti.