On.LANCINI : Il valore di internet libero (con i suoi limiti e difetti) non può essere messo in discussione

Internet, la sua libertà se bene utilizzato non deve essere messa in discussione.
IL tema interessa tutti i cittadini che hanno diritto di formarsi e informarsi attingendo alle svariate fonti che circolano, opportunità e rischi annessi e connessi, ma d'altra parte col pensiero unico sarebbe peggio.
L'argomento è fondamentale e dobbiamo registrare a tal proposito l'impegno e la dichiarazione di un europarlamentare molto, l'On.Danilo Lancini della Lega ( da noi intervistato in precedenza) che ci scrive quanto segue dietro nostra sollecitazione a tutelare i cittadini:

 
"Noi non andremo in soccorso di una Commissione Europea e di un Parlamento che dopo anni di discussioni si sono incartati nel vicolo ceco di contrapposizioni ideologiche e scontro tra gruppi di potere.
Nonostante anche noi pensiamo che sia necessario aggiornare il sistema di regole sul copyright agli sviluppi del commercio e della rete, siamo fermamente contrari (e con noi i nostri partner di Governo) a una direttiva che pretenda di regolare questo problema pretendendo di tornare indietro di 20 anni, rischiando di colpire la libertà di informazione.
 
Si tratta di un testo troppo sbilanciato verso gli interessi dei giganti dell’editoria tradizionale e dei grandi network televisivi che hanno rivendicazioni nei confronti dei giganti della rete per soddisfare le quali si rischia di penalizzare tutti gli utenti, la libertà di espressione basata sul concetto di “internet libero” e tutto il mondo di PMI che lavorano nel web e nel mondo dell’informazione.
 
Chi vuole farci credere che la direttiva sul Copyright sconfiggerà Google, ci dovrebbe invece spiegare come mai la Commissione Europea in questi anni:
·       non ha fatto nulla per far pagare le tasse ai giganti del web (tema che non ha nulla a che vedere con questa proposta su cui voteremo la prossima settimana);
·       non è intervenuta a livello di normative anti-trust per eliminare certi monopoli di fatto e per favorire la nascita di motori di ricerca, aggregatori di notizie e social media basati in Europa e che magari non detengono i dati sensibili di tutti noi oltre oceano.
 
Il valore di internet libero (con i suoi limiti e difetti) non può essere messo in discussione da direttive scritte oggettivamente male e aperte a mille interpretazioni giuridiche diverse e talvolta pericolose.
Sicuramente, qualora la prossima settimana il testo risulti ancora insoddisfacente, il nostro Governo cercherà di apporre i giusti correttivi nella fase negoziale tra Consiglio, Parlamento Europeo e Commissione Europea che si aprirà subito dopo per cercare di riequilibrare tutti i legittimi interessi in campo."