Da una analisi dei bilanci dei comuni italiano per il 2016, effettuata da Crif Ratings, emerge che la il 20% delle Tasse rifiuti non sono versate e a Roma l’evasione è record con un’evasione di 149 euro per abitante
Roma oltre ad essere la capitale politica assume
anche il ruolo di capitale italiana per il mancato pagamento della tassa dei
rifiuti.
La Crif Ratings con la sua indagine sui bilanci
dei comuni italiani, ha analizzato i mancati incassi relativi alla tassa
rifiuti del 2016, mettendo in evidenza le differenze tra regioni, province e
città.
Roma vince per distacco con un’evasione di 149
euro per abitante che arrivano a 189 se la si considera come città
metropolitana, con una percentuale di riscossione sull’accertato del 29%.
Per la serie “non ci lasciamo mancare niente”
anche il Lazio conquista il primo posto in classifica tra le regioni con 121
euro a testa di tassa rifiuti evasa (che vale il 51% di riscossione sugli importi
accertati) seguita a distanza dalla Sicilia con 77 euro, dalla Campania con 63
e dalla Calabria 45.
Dall’altro lato della classifica ai primi posti si trovano le
regioni a statuto speciale (Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Val
d’Aosta) e Lombardia e Veneto con una evasione pro capite inferiore a 10 euro (meno
dell’4% dell’accertato).
Secondo lo studio di Crif Ratings, a livello nazionale manca ogni
anno mediamente il 20% del gettito che vale circa 1,8 miliardi di euro per il
solo 2016 e una cifra media intorno a 1,7 miliardi nel triennio 2014/2016.
Nonostante che il tributo dovrebbe essere legato,
secondo quanto sancito dall’Unione Europea, al principio che “chi inquina paga”,
nel nostro paese continua ad essere legato ad elementi che nulla hanno a che fare
con l’utilizzo effettivo del servizio.
In Italia vigono ancora norme da tempo superate
nei paesi civili e il calcolo viene effettuato in base alla superficie dell’abitazione
e al numero dei componenti del nucleo familiare, quindi porta inevitabilmente a
comportamenti evasivi che amplificano per i comuni il rischio di mancata
riscossione.
Inoltre,
per Marco Bonsanto, Associate Director della CRIF Ratings “dal
punto di vista finanziario, l’applicazione della logica del tributo fa restare
in capo ai Comuni il rischio di mancata riscossione.”
“In generale la TARI rappresenta
in media circa il 30% del totale delle entrate tributarie e risulta essere il
tributo che maggiormente si presta a non essere pagato dagli utenti data la
natura “quasi universalistica” del servizio. Infatti, risulta difficile
discriminare la raccolta per le utenze morose”, aggiunge Marco
Bonsanto.
Focalizzandosi
sulle singole macro aree geografiche, le province che riscuotono meno sono Imperia
per il Nord-Ovest (EUR 52), Forlì-Cesena per il Nord-Est (EUR 43), Roma per il
Centro (EUR 149) e Palermo per il Sud (EUR 93), conclude Marco Bonsanto.