Oltre 200 finanzieri hanno dato esecuzione a 21 ordinanze di custodia cautelare personale ed eseguito numerose perquisizioni in 23 province italiane.
Oltre 200
finanzieri hanno dato esecuzione a 21 ordinanze di custodia cautelare personale
ed eseguito numerose perquisizioni in nelle province di Bari, Bergamo, Biella,
Brescia, Caserta, Crotone, Fermo, Foggia, Forlì-Cesena, Lecce, Macerata,
Milano, Modena, Novara, Rimini, Roma, Savona, Taranto, Teramo, Torino, Venezia
e Vercelli.
Sono finite
in carcere 5 persone (tra cui 2 commercialisti) e 12 agli arresti domiciliari;
4 liberi professionisti sono stati colpiti dalla misura restrittiva
dell’obbligo di firma, nonché dall’interdizione per un anno dall’esercizio
dell’attività e dal divieto di assumere uffici direttivi delle persone
giuridiche e delle imprese; sono oltre 50 gli indagati a piede libero.
È questo
l’esito dell’attività d’indagine coordinata dai sostituti procuratori della
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Dott. Gianfranco Gallo
e Dott. Maurizio Ascione e delegata al Gruppo della Guardia di Finanza di Rho.
L’operazione,
eseguita con l’ausilio di indagini tecniche, ha permesso di smascherare
l’esistenza di un sistema associativo e di ricostruire una frode ai danni
dell’Erario del valore complessivo di quasi 300 milioni di euro, attuata
mediante la costituzione di un consorzio di società operanti nel settore della
macellazione e della lavorazione delle carni.
In
particolare, è stata eccepita l’inconsistenza dell’intera struttura consortile
utilizzata dai vertici del sodalizio come mezzo per la progressiva
monopolizzazione del mercato nazionale di riferimento e per la movimentazione
di ingenti masse di capitali illeciti.
Si trattava
in realtà di società (generalmente S.r.l o S.r.l.s) intestate a meri
“prestanome” nelle quali venivano sistematicamente creati rilevanti crediti IVA
fittizi, attraverso la presentazione di dichiarazioni annuali fraudolente
(mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti) e/o infedeli.
In
esecuzione della medesima ordinanza, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di
Milano – Dott. Guido Salvini, è stato altresì eseguito un provvedimento di
sequestro finalizzato alla confisca di oltre 90 immobili tra ville di lusso,
appartamenti, ristoranti, locali notturni, 35 auto tra cui numerose auto di
lusso, 2 yacht, più di 200 compendi societari, conti correnti, disponibilità
liquide, gioielli e 7 cassette di sicurezza, per un valore complessivo di circa
60 milioni.