Schiava per fare massaggi erotici nell’alto milanese

Nell'alto milanese una ragazza rumena comprata per mille euro, portata in Italia e trasformata in schiava per fare massaggi erotici. Una giovane rumena 18 enne era stata acquistata e portata in Italia con la promessa di un lavoro onesto, ma durante il viaggio le era stato spiegato che il lavoro sarebbe stato quello di fare massaggi particolari ai clienti. Infatti appena arrivata ha dovuto dedicarsi ai massaggi in un appartamento adibito a studio professionale in via Oslavia c...

Nell'alto milanese una ragazza rumena comprata per mille euro, portata in Italia e trasformata in schiava per fare massaggi erotici.

Una giovane rumena 18 enne era stata acquistata e portata in Italia con la promessa di un lavoro onesto, ma durante il viaggio le era stato spiegato che il lavoro sarebbe stato quello di fare massaggi particolari ai clienti. Infatti appena arrivata ha dovuto dedicarsi ai massaggi in un appartamento adibito a studio professionale in via Oslavia che un gallaratese 42 enne commerciante e la sua compagna rumena ex prostituta avevano aperto in città. La copia titolare del centro massaggio si sarebbe occupata di procacciare i clienti con annunci in rete o sui quotidiani. La vicenda diventa nota nel settembre 2016 quando, su segnalazione della sorella della 18 enne la polizia fece irruzione nell’appartamento di vi Oslavia liberando la giovane e arrestando la copia. Gli inquirenti avrebbero trovato riscontri dell’attività dei due sia sulle schede telefoniche con i numeri indicati negli annunci (utilizzate per combinare gli incontri) e anche da alcuni clienti che poi sono stati chiamati a testimoniare. I due imputati, pur ammettendo il tipo di attività che si svolgeva nel loro appartamento, hanno sostenuto che la ragazza non era stata ridotta in schiavitù ma operava volontariamente ed era libera di andare e venire quando voleva. La Corte d’Assise ha accolto la tesi del pubblico ministero secondo la quale la vittima, acquistata per mille euro in Romania era stata ridotta in schiavitù e costretta a prostituirsi e ha condannato la copia. Busto Arsizio 09 novembre 2017 La Redazione