Ruspe sul campo nomadi di Cairate

La vicinale della Bolasca è una zona marginale del comune di Cairate da tempo appetibile alla sosta dei nomadi. Da oltre vent'anni infatti diversi gruppi di nomadi si sono alternati in quelle aree e puntualmente avvisati dalla Polizia Locale coordinati dal Comandante Giuseppe Molinaro. Dopo diverse passaggi di compra vendita che si sono susseguiti oggi erano residenti nelle case due famiglie. Una famiglia era meno numerosa, mentre l’altra era composta da padre, madre e addirittura sette figli...

La vicinale della Bolasca è una zona marginale del comune di Cairate da tempo appetibile alla sosta dei nomadi. Da oltre vent'anni infatti diversi gruppi di nomadi si sono alternati in quelle aree e puntualmente avvisati dalla Polizia Locale coordinati dal Comandante Giuseppe Molinaro. Dopo diverse passaggi di compra vendita che si sono susseguiti oggi erano residenti nelle case due famiglie. Una famiglia era meno numerosa, mentre l’altra era composta da padre, madre e addirittura sette figli, di cui l’ultimo di soli pochi mesi. Tutta la vicenda è partita da una segnalazione degli uffici per un abuso edilizio inviatagli nel corso del 2013. Iter che ha coinvolto la Procura e nonostante le ripetute ordinanze emesse dal comune le baracche diventano vere e proprie case e costosamente rifinite. Queste due case abbattute dalle ruspe sono l’inizio perché ci sono altre tre abitazioni che probabilmente saranno sgombrati. I nomadi hanno perfino tentato un ricorso al Tar anche se nessuno era residente a Cairate, ma a Bergamo, Brescia e Torino. “A Cairate il crimine non paga e perseguiamo lo stile “tolleranza zero“ verso abusi e situazioni come queste”, spiega il Sindaco leghista Paolo Mazzucchelli. “Era una condizione molto delicata, aggravata dalla presenza di tanti minori in casa, per cui avevamo già attivato un piano di sgombero ben congeniato e coordinato con il supporto un piano sanitario e sociale a 360 gradi che coinvolgeva la parte sanitaria, medica e messo in pre allarme le varie Forze dell’Ordine interessate dall’intervento delle ruspe” continua Paolo Mazzucchelli. Fortunatamente tutto questo non è servito, i nomadi sono andati via qualche giorno prima dello sgombero, quindi l’intervento delle ruspe si è svolto senza problemi. [video width="848" height="480" mp4="https://www.varesepress.info/wp-content/uploads/2017/12/WhatsApp-Video-2017-12-12-at-12.41.19.mp4"][/video] Uno sgombero avvenuto serenamente, nel rispetto dei minori, effettuato con grande determinazione e professionalità da parte dell’Amministrazione Comunale nel gestire questa vicenda che poteva diventare davvero incandescente. "Ripristino definitivo della legalità sul territorio, dopo che negli anni erano successe diverse vicissitudini ed erano - ad esempio - stati sequestrati 500 mila euro di soldi falsi impacchettate in banconote da 50 euro. L’area torna al suo ruolo agricolo, verrà affidata a un coltivatore diretto e saranno seminate patate e pomodori per i poveri seguiti dalla Caritas”, conclude il Sindaco leghista riconsegnando l’area alla legalità e alla comunità cairatese.   Fausto Bossi