Olgiate, mensa scolastica sensibilizza con condivisione e solidarietà”.
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- 28 febbraio 2018 Busto Arsizio
Cibo comincia per ci. Come cuore, come condivisione. E come capacità di ridurre, se non di azzerare, gli sprechi alimentari evitando di buttare via scorte preziose e incoraggiando il loro dono per una buona causa. Il comune di Olgiate Olona ha dimostrato nel concreto di padroneggiare perfettamente il concetto stringendo la mano a Castellanza Servizi e alla società Pellegrini e attuando il progetto “Mensa solidale”. Grazie a esso, tutto quanto non sarà consumato dalle mense s...
Cibo comincia per ci. Come cuore, come condivisione. E come capacità di ridurre, se non di azzerare, gli sprechi alimentari evitando di buttare via scorte preziose e incoraggiando il loro dono per una buona causa. Il comune di Olgiate Olona ha dimostrato nel concreto di padroneggiare perfettamente il concetto stringendo la mano a Castellanza Servizi e alla società Pellegrini e attuando il progetto “Mensa solidale”. Grazie a esso, tutto quanto non sarà consumato dalle mense scolastiche olgiatesi finirà alla mensa del Padre Nostro, opera caritativa di Castellanza. Le eccedenze alimentari avranno così nobile destinazione e, soprattutto, non finiranno a riempire inutilmente i cestini o i cassonetti. Del resto che lo spreco alimentare costituisca uno dei cancri di maggior vastità della società e debba essere combattuto in modo strenuo e concreto lo dimostrano i dati nazionali. “Ogni anno in Italia – ricorda lo stesso comune di Olgiate Olona in una nota – 5,1 milioni di tonnellate di cibo diventano spreco per un valore di 12,6 miliardi di Euro. In pratica, 210 Euro per persona che finiscono tra i rifiuti”. E le eccedenze alimentari si registrano soprattutto nelle mense scolastiche. Da qui la volontà del comune di Olgiate Olona di impugnare la spada contro questa dispersione di cibo intollerabile anche sul piano etico. “La legge del buon Samaritano -spiega l’assessore ai servizi sociali Sofia Conte – rende possibile donare il cibo avanzato che non è stato sporzionato e somministrato a organizzazioni senza fini di lucro, in modo che possa essere recuperato e distribuito ai più bisognosi. Anche le nostre mense scolastiche, nel loro piccolo, possono fare molto per recuperare le eccedenze alimentari”. Un’iniziativa che, ricorda il sindaco Giovanni Montano, “si aggiunge alle attività di educazione alimentare già organizzate nelle nostre scuole, al fine di contenere gli sprechi, sviluppare una maggiore coscienza dei bisogni in relazione alle risorse disponibili e sensibilizzare le nuove generazioni alla condivisione e alla solidarietà”. Cri.Co