È una polveriera la Palazzina Enel di via dei Mille a Busto Arsizio

è una polveriera la palazzina di via dei Mille dove migranti in autogestione pretendono le carte di identità ed il comune di Busto si rifiuta di rilasciarle Grande schieramento di forze nei dintorni di via dei Mille dove si trova la Palazzina dell’ex Enel che ospita più di 200 migranti in autogestione. L’occasione era quella dell’incontro dei vertici della Questura con i migranti che ora gestiscono la struttura in autonomia. All’interno della struttura sono una trentina i mig...

è una polveriera la palazzina di via dei Mille dove migranti in autogestione pretendono le carte di identità ed il comune di Busto si rifiuta di rilasciarle

Grande schieramento di forze nei dintorni di via dei Mille dove si trova la Palazzina dell’ex Enel che ospita più di 200 migranti in autogestione. L’occasione era quella dell’incontro dei vertici della Questura con i migranti che ora gestiscono la struttura in autonomia. All’interno della struttura sono una trentina i migranti che controllano e indirizzano la comunità che ha deciso di rendersi autonoma dalla società che ha la disponibilità della struttura. [caption id="attachment_40858" align="alignleft" width="300"] È una polveriera la Palazzina Enel[/caption] La pretesa ripetuta con metodica ostinazione è quella di ottenere l’emissione delle carte di identità che il Comune di Busto Arsizio rifiuta con decisione. il Vicesindaco Stefano Ferrario ha però precisato che i documenti d’identità verranno rilasciati solo a coloro che ne hanno effettivamente diritto e ha ribadito l’opposizione della città di Busto Arsizio all’arrivo di nuovi migranti in città: I leader della protesta ritengono anche che la KB (società che ha in gestione il centro) abbia una qualche responsabilità in questa confusione burocratica e pertanto hanno buttato fuori tutti gli operatori pur continuando a ricevere regolarmente il cibo fornito. L’incontro è finito con una stretta di mano e la promessa che si aprirà una discussione fra gli ospiti per decidere il da farsi. Certo è che le posizioni sembrano molto rigide, da una parte dei migranti la richiesta ossessiva della carta di identità e da parte del comune un deciso rifiuto. Nonostante il tentativo della Questura di comprendere il disagio e cercare una soluzione che metta fine alla protesta ed alla autogestione, la situazione al momento non mostra vie di uscita immediate. I bustocchi intanto sono preoccupati e le intemperanze del giovane Alexander che martedì scorso ha fatto una passeggiata nudo in centro malmenando un poveraccio e giovedì si è sdraiato a leggere in piazza Vittorio Emanuele non contribuiscono a ritrovare la tranquillità. Le criticità del centro di accoglienza hanno indotto anche il consigliere regionale leghista Giampiero Reguzzoni a vergare una lettera di protesta al Prefetto Giorgio Zanzi per chiedere controlli sulla gestione della KB Srl di Katiusha Balansino e Roberto Garavello. Busto Arsizio 11 luglio 2017 La Redazione