A Fagnano Olona è venuto a mancare nella giornata di oggi Gastone Salmoiraghi

A Fagnano Olona è venuto a mancare nella giornata di oggi Gastone Salmoiraghi, una figura molto importante e amata in paese essendo uno dei primi artigiani con una bottega alquanto longeva. Una vita da “prestinè”, nello storico negozio di via Patrioti, in pieno centro, ha raccolto in eredità l’azione lavorativa di famiglia prolungandone apertura e soddisfazioni per oltre cent’anni. Uomo mite, grande lavoratore, proprio per questo è stato anche nominato Cavaliere delle Repubblica. Dedito alla ...

A Fagnano Olona è venuto a mancare nella giornata di oggi Gastone Salmoiraghi, una figura molto importante e amata in paese essendo uno dei primi artigiani con una bottega alquanto longeva. Una vita da “prestinè”, nello storico negozio di via Patrioti, in pieno centro, ha raccolto in eredità l’azione lavorativa di famiglia prolungandone apertura e soddisfazioni per oltre cent’anni. Uomo mite, grande lavoratore, proprio per questo è stato anche nominato Cavaliere delle Repubblica. Dedito alla famiglia e al lavoro ogni notte faceva il suo dovere per sfornare gustosi prodotti di ogni tipo, non solo il classico pane. Ha vissuto tutti i passaggi della modernizzazione, passando per il “libretto del pane” durante e subito dopo la guerra arrivando allo scontrino fiscale e tutti i successivi balzelli di imposizione statale. Passando per il centro non era inusuale trovarlo sulla porta del negozio stesso, sorridente, simpatico, sempre pronto alla chiacchierata, indipendentemente dal fatto che si era un cliente affezionato o mai entrato in panificio. Attivo, in ascolto e sempre attento alle vicende dal paese, con il suo panificio gestito con la moglie Francesca sono cresciute generazioni di fagnanesi. Dopo la chiusura per pensionamento del Panificio Salmoiraghi, oggi a 78 anni la comunità locale perde un riferimento, una persona conosciutissima e stimata in paese. I funerali si svolgeranno lunedi 27 novembre 2017 alle ore 14 nella chiesa di San Gaudenzio, tra il dispiacere della famiglia e dei paesani, guidati dai rintocchi del settecentesco campanile che ne salutava ogni giorno il risveglio e l’apertura del negozio.     Fausto Bossi