CASO ATTOLINI, COMMISSARIATA LA SEZIONE DI BUSTO DA FRASSINETTI (FDI)

CASO ATTOLINI, COMMISSARIATA LA SEZIONE DI BUSTO DA FRASSINETTI (FDI).Galvanizzato dal primo posto in classifica della Pro Patria sabato sera ho riportato sul mio profilo facebook un post che era puramente un sfottò calcistico spiega Attolini, rappresentante di Fratelli d'Italia a Busto. Il post ha fatto il giro del mondo politico locale e regionale provocando reazioni negative da da parte di tutti, alleati,amici e non.
L'uscita di un esponente politico di rilievo a Bust...

CASO ATTOLINI, COMMISSARIATA LA SEZIONE DI BUSTO DA FRASSINETTI (FDI).Galvanizzato dal primo posto in classifica della Pro Patria sabato sera ho riportato sul mio profilo facebook un post che era puramente un sfottò calcistico spiega Attolini, rappresentante di Fratelli d'Italia a Busto. Il post ha fatto il giro del mondo politico locale e regionale provocando reazioni negative da da parte di tutti, alleati,amici e non. L'uscita di un esponente politico di rilievo a Busto, non equivale a quella di un tifoso, chi fa attività politica e' esposto alle critiche, sopratutto in un momento così delicato, con gli incendi che stanno divorando il nord della provincia. Frassinetti: “Commissariato il circolo bustocco di Fratelli d’Italia”, l'immediata reazione all'uscita infelice di Attolini, che ha capito che talvolta bisogna trattenersi dall'esternare.. La Lega Nord di Busto nella persona di Alessandro Albani non ha apprezzato le parole: «Mi dissocio a nome di tutti i miei colleghi e della città di Busto Arsizio, dalle parole scritte da Francesco Attolini – sottolinea Albani – il Campo dei Fiori e il Sacro Monte sono dei simboli del nostro territorio, sono patrimonio di tutti i cittadini della provincia di Varese e la loro difesa dovrebbe riguardare tutti. Attolini ha sbagliato tempi e modi per fare dell’ironia su un dramma dal punto di vista ambientale, artistico e spirituale». Attolini cerca di difendersi con un comunicato che riportiamo in forma integrale: "Per chi non lo sapesse (ho dedotto tanti) la frase da me riportata su facebook non è farina del mio sacco bensì una canzone che ascoltai nel mio periodo di giovinezza in curva della Pro Patria e che mi ha sempre fatto sorridere, io credo che lo sfottò calcistico è folklore,ed è meglio un sano sfottò che una coltellata tra tifosi o scontri con le forze dell’ordine, ma questo è solo un mio parere personale. Lo dico da tifoso Interista e della Pro Patria, quando le altre squadre fanno dello sfottò simpatico sulle squadre che io tifo, non mi trattengo dal farmi comunque una risata, un po' di sana autoironia non guasta mai; chi non ha un pizzico di autoironia non sa cosa si perde…. E’innegabile invece che quando vengono fatti cori negli stadi o scritte vandaliche nelle nostre città contro i caduti di Nassirya, contro gli infoibati di Tito,o contro Dio, assistiamo a silenzi inauditi da parte di molti puritani, mentre basta uno sfottò calcistico per scatenare inutili polemiche da parte di persone che non hanno di meglio da fare. Il mio sfottò calcistico postato (tra l’altro solo per i miei “amici” e non come “pubblico”) non ha infranto le regole di Facebook su istigazione alla violenza e all’odio e quindi molti (tanti) farebbero bene a leggersi i regolamenti, prima di parlare. Comunque sia, il post è stato comunque rimosso dal sottoscritto per buona pace dei “politically correct” che così possono continuare a fare sonni tranquilli. (gli basta poco….) Quei “politically correct” Varesini (e non solo) che sputarono su Busto Arsizio e sui tifosi della Pro Patria sulla vicenda dei “buu” a Kevin Prince Boateng, mentre poi la giustizia Italiana li ha assolti, quindi prima di indignarsi e straparlare potrebbero ogni tanto far silenzio. Riguardo Varese, però due cose le vorrei dire, è una città, che se posso ci evito di andare, una città del medioevo, dove l’autostrada finisce nel centro città, quindi i Varesini pensassero alla loro viabilità anzichè commentare i post privati presenti sui social, pensassero quindi a costruire una città più social. Qualcuno del mio Partito sostiene che il mio post ha messo in cattiva luce il Partito, rispedisco le accuse al mittente, comunque secondo me ha fatto più danno Giorgia Meloni dicendo che il referendum della Lombardia è stato inutile e propagandistico, questa frase di Giorgia Meloni porterà più voti al Centro-Sud ma sicuramente al Nord ci penalizzerà, però questa è solo un mio parere personale. Siamo un Paese dove la mafia è la prima economia nazionale, ma per molte persone tra cui alcuni nostri governanti questo non è un problema, anzi ben vengano….… Siamo un Paese, dove se tu lanci un estintore contro un carabiniere ti dedicano un’aula del Senato…. Siamo un Paese, che si fa prendere per il naso da un terrorista come Cesare Battisti e che assiste a difesa da parte di questo soggetto da gente come Saviano che lo ho definito: “un uomo onesto, arguto, profondo, anticonformista, in una parola un intellettuale vero” Gli Italiani subiscono razzismo ogni giorno per colpa di leggi che danno precedenza a extracomunitari per l’assegnazione di case popolari ma invece la Boldrini si preoccupa di emanare leggi contro il razzismo su social network. Siamo un paese dove l’ANPI si permette di opporsi nel dedicare una targa a Giuseppina Ghersi, la 13enne violentata e uccisa dai partigiani perché fascista, però in pochi si indignano e la maggiorparte della stampa Italiana si è defilata vigliaccamente. Siamo un Paese dove è facile indignarsi e non costa nulla, però quando ci sono da difendere degli ideali molti si defilano, siamo un Paese che si sta apprestando a regalare la cittadinanza Italiana a chi non se la merita con il colpo di mano dello IUS SOLI. Pensiamo positivo, dai, la Pro Patria oggi ha vinto a Lumezzane, ed è prima in classifica, tutto il resto non conta…… forse queste inutili polemiche a qualcosa son state utili…a far vincere la Pro Patria! Grazie ai gufi Varesini…. AVANTI TIGRI! AVANTI PRO!" Ci sono momenti in cui non si può e non si deve ridere, ma stringersi attorno a chi soffre, di Facebook si può vivere ma anche morire ( politicamente parlando). Giuseppe Criseo Varese Press