Attesa e controversie sul parchetto di Bergoro

Attesa e controversie sul parchetto di Come anticipato nello scorso articolo sul cambio di gestione del parchetto Don Mario Mascheroni di Bergoro si torna a parlare dopo che il gruppo uscente in una serata aperta ai soci ha illustrato come e cosa è avvenuto al momento dell’apertura delle buste delle proposte. Non si è parlato in alcun modo dei competitors ma il primo dato che stupisce è che a distanza di oltre una settimana non vi è ancora una comunicazione ufficiale...

Attesa e controversie sul parchetto di Come anticipato nello scorso articolo sul cambio di gestione del parchetto Don Mario Mascheroni di Bergoro si torna a parlare dopo che il gruppo uscente in una serata aperta ai soci ha illustrato come e cosa è avvenuto al momento dell’apertura delle buste delle proposte. Non si è parlato in alcun modo dei competitors ma il primo dato che stupisce è che a distanza di oltre una settimana non vi è ancora una comunicazione ufficiale da parte del comune di Fagnano Olona che ha redatto il bando. Nemmeno l’ombra neanche del verbale sulle operazioni in merito all’apertura e assegnazione del bando. Inoltre l’Associazione Culturale “Qualcosa per il Mondo” ha esibito un foglio stampato quale report della piattaforma Sintel usata per il bando stesso, sul quale i gestori uscenti risultano i vincitori della gare di appalto, e non gli sconfitti come invece visto “live” al momento dell’apertura delle buste con le offerte proposte. Particolari inspiegabili che tuttavia si sono verificati e che restano in attesa di delucidazioni. Il Presidente dell’associazione Alessandro Macchi nonostante la contrarietà dei soci che hanno sostenuto con un grosso applauso il direttivo, si è dimesso. Dal tavolo i relatori spiegano che la modalità utilizzata dal comune presenta numerose “pecche” e che ci sono degli spazi per affrontare la situazione anche in sede legale. Inoltre proprio lo scorso mese di agosto i volontari hanno eseguito dei lavori che non erano considerabili di manutenzione ordinaria come ad esempio il collegamento alla fogna o la verniciatura esterna dei vari giochi ed altri interventi per una spesa che supera i dieci mila euro. Questo perché con la prospettiva a medio-lungo termine di avere i prossimi tre anni per consolidare il trend positivo ecologico, sociale aggregativo ed economico del parchetto e i successivi tre anni per dare sempre più spazio e far crescere nuove figure in modo che alla scadenza della convenzione era già pronto il passaggio di testimone alle nuove leve, con la nuova classe dirigente dell’associazione. “Progetto sfumato invece purtroppo, è mancato il dialogo e il riconoscimento non commerciale ma socio morale, di volontariato e di aggregazione del grande lavoro svolto con tanto impegno in tutti questi anni che lascia un grosso amaro in bocca. Non può finire qui, cercheremo di non chiudere questa storia così, in questo modo che secondo noi penalizza il paese e la comunità di Bergoro in primis. Dall’inizio di questa settimana comunque abbiamo deciso di chiudere lo spazio, nonostante non ci siano comunicazioni ufficiali da parte del comune, in relazione a problemi di sicurezza e assicurativi, onde evitare di rischiare inutilmente nell’ultimo giorno dopo aver trascorso sei anni nella massima disponibilità e sicurezza. Attendiamo una risposta dal comune e poi valuteremo in ogni sede possibile ogni possibile futura mossa. Non possiamo non ringraziare tutti i soci, i volontari e gli amici presenti in massa qui stasera al nostro fianco”, concludono dal tavolo i relatori prima dell’applauso conclusivo.