Caccia aperta al massone siculo

Non è una novità per gli addetti ai lavori, e ne abbiamo già parlato ampiamente, https://varesepress.info/search/, ma lo scandalo continua.
Non si chiede solo ai rappresentanti alla regione sicula di dichiarare di non essere iscritti, ora si è arrivati fino ai dipendenti.
E' la richiesta con missiva, protocollata il 2 ottobre 2018 (foto sopra), da parte dell’ingegner D’Urso che chiede una dichiarazione di “non sussistenza di rapporti familiari fino al II grado”.
Si sta sfiorando il ridicolo perchè si potrebbe non sapere se un familiare è iscritto, e poi che problema ci sarebbe? 
E' appestato un iscritto alla Massoneria? Un eletto dovrebbe rispondere agli elettori non ad altri, eventualmente al partito.
Quali sono i requisiti per essere candidati? Se questi sono stati eletti non si capisce come si possa richiedere altro.
I dipendenti poi, potrebbero fare ricorsi di tipo sindacale: è una forma di mobbing, andare a fare richieste e mettere a disagio genitori e figli o altri parenti.
Neppure in casi ben più delicati e importanti si è arrivato a tanto.
Il primo caso che viene in mente è il concorso per Carabinieri:
 la presenza di precedenti penali all’interno della famiglia. Nei bandi di Concorso per entrare nei Carabinieri non viene fatto specifico riferimento a casi del genere. C’è da dire, infatti, che per la legge italiana, la responsabilità penale è personale e dunque non è possibile che un fatto che è estraneo e che non riguarda in prima persona il candidato, possa pregiudicarlo nella partecipazione ad un concorso pubblico. Difatti, per quanto riguarda i Concorsi Militari, non vi sono restrizioni in tal senso. Un candidato che nella propria famiglia ha parenti con precedenti penali può presentare domanda di partecipazione a tutti i Concorsi di Selezione per entrare nei Carabinieri. ( fonte: https://www.concorsicarabinieri.com/precedenti-penali-concorso-carabinieri/), ma in quel caso magari approfondiscono e potrebbero tenere conto dei precedenti, ed è anche comprensibile fino a un certo punto.
Quali erano i requisiti per fare il dipendente in regione? Oltre al titolo di studio e ai requisiti psico-fisici entrerà pure un altro prerequisito, la non iscrizione alla Massoneria?
Certa politica si occupa di caccia alle streghe e alza i toni per recuperare il consenso perso, ma no è questo il modo, costringendo i dipendenti ad una ammissione o confessione o dichiarazione che se fosse non veritiera potrebbe portare a una sanzione disciplinare o al licenziamento? 
Lo Statuto dei Lavoratori, che qualcuno vorrebbe abrogare è ancora in vigore: Art. 1.

Libertà di opinione.

I lavoratori, senza distinzione di opinioni politiche, sindacali e di fede religiosa, hanno diritto, nei luoghi dove prestano la loro opera, di manifestare liberamente il proprio pensiero, nel rispetto dei principi della Costituzione e delle norme della presente legge.


La regola vale per tutti tranne i massoni?