BORSALINO CITY: IL CAPPELLO NEL CINEMA - LA STORIA DEL CAPPELLO PIU’ FAMOSO NEL MONDO
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- 01 dicembre 2016 Artigianato Cultura
Comunicato stampa n. 531 del 30 novembre 2016 OGGETTO: BORSALINO CITY: IL CAPPELLO NEL CINEMA - LA STORIA DEL CAPPELLO PIU’ FAMOSO NEL MONDO Il mitico cappello Borsalino, oggetto iconico e testimone di un’epoca, diventa protagonista di Borsalino City, il film documentario di Enrica Viola che sarà proiettato venerdì 2 e domenica 4 dicembre nella sala conferenze del Museo del Tessile e della Tradizione Industriale di Busto Arsizio nell’ambito della rassegna Il cappello accessorio/necessario “De...
Comunicato stampa n. 531 del 30 novembre 2016 OGGETTO: BORSALINO CITY: IL CAPPELLO NEL CINEMA - LA STORIA DEL CAPPELLO PIU’ FAMOSO NEL MONDO Il mitico cappello Borsalino, oggetto iconico e testimone di un’epoca, diventa protagonista di Borsalino City, il film documentario di Enrica Viola che sarà proiettato venerdì 2 e domenica 4 dicembre nella sala conferenze del Museo del Tessile e della Tradizione Industriale di Busto Arsizio nell’ambito della rassegna Il cappello accessorio/necessario “Dear Vittorio, you may remember me…my name is Robert Redford” così inizia la lettera che Robert Redford scrisse a uno degli eredi della famiglia Borsalino per richiedere il cappello che aveva visto indossato da Mastroianni in 8 1/2 di Fellini. E in questa lettera è racchiusa tutta la storia del mitico Borsalino, che dalla città di Alessandria, dove è nato, ha fatto il giro del mondo, diventando sinonimo stesso di cappello. Amatissimo da attori e registi è, fin dalle sue origini, un accessorio iconico la cui storia va di pari passo con quella del cinema internazionale. Nel film di Enrica Viola è un’ombra a raccontare il viaggio di questo oggetto di culto, del suo mondo di riferimento, della realtà di provincia che si interseca con quella cosmopolita del grande cinema. Personaggi come Lucky Luciano, Al Capone e John Dillinger indossano il “borsalino” e, grazie a loro e al genere noir, entra nell’immaginario collettivo diventando “il cappello” per eccellenza. Ciò che accomuna gangster, poliziotti e investigatori privati è il fedora, il cappello a tesa larga, la cui ombra crea personalità oscure e aumenta il senso di mistero. Un’intrigante storia di contaminazioni, un autentico esempio di company town, una saga familiare degna di essere raccontata e di rientrare nel novero delle dinastie imprenditoriali, che verrà proiettata venerdì 2 dicembre alle ore 13.30 nell’ambito della rassegna Il cappello accessorio/necessario in corso al Museo del Tessile. La regista torinese Enrica Viola presenterà il suo lavoro agli studenti delle scuole cittadine e al grande pubblico. Domenica 4, il film sarà replicato alle ore 15.00. Sia venerdì che domenica l’ingresso è libero e gratuito. Enrica Viola è nata a Torino (Italia). Nel 1996-1997 ha frequentato la scuola di documentario sociale "I Cammelli" a Torino e si è laureata in Scienze della Comunicazione con una tesi in Semiologia del cinema. Il suo primo lavoro è stato il documentario “Se la vita è meglio, butti via la telecamera” video ritratto sull'artista Marcello Piccardo, presentato a Filmmaker (Milano) e Torino Film Festival nel 1998. Come regista ed autrice ha realizzato molti magazines e documentari di spettacolo per i canali Rai Sat. Dal 2008 lavora come autrice e produttrice indipendente. ./.. IL CAPPELLO ACCESSORIO/NECESSARIO La mostra “Il CAPPELLO Accessorio/Necessario”, frutto degli sforzi congiunti del dipartimento tessile dell’Accademia di Anversa e dell’Associazione Coordinamento Tessitori, è stata inaugurata lo scorso 12 novembre al Museo del Tessile e della Tradizione Industriale di Busto Arsizio, dove ha fatto tappa grazie alla collaborazione tra Bottega Artigiana e il Comune di Busto Arsizio, e al supporto del Museo del Tessile e della Tradizione Industriale di Busto Arsizio, Progetto Immagine, MG Laboratorio Tessile. Per tutta la durata della mostra (12 novembre - 4 dicembre 2016), negli orari di apertura del museo, sono state attivate numerose iniziative per dare al pubblico la possibilità di analizzare in modo più ampio possibile tutti gli aspetti, tecnici ed artistici, legati alle opere esposte: conferenze, visite guidate, laboratori didattici, dimostrazioni, corsi sulle diverse tecniche di realizzazione di un cappello: feltro, maglia e crochet, tessitura, modisteria, cucito creativo, ricamo e macramè. Per informazioni sulle iniziative in corso: infobottegartigiana@gmail.com https://www.facebook.com/Bottega-Artigiana-1062414233784389/