SOMMA IN ALLARME,RICHIEDENTE ASILO: "Me lo ha detto uno spirito"e spacca tutto

SOMMA IN ALLARME.Serata molto movimentata per non dire paurosa a Somma, a causa delle violenze gratuite di un richiedente asiko del Burkina Faso, un 32 enne che con una mazza ha distrutto vetrine, auto e arredi urbani.
"Me lo ha detto uno spirito"e spacca tutto quello che gli capita a tiro. lo con la moglie
Katiuscia Balansino famosi in provincia per la gestione dei vari centri con la KB srl, l’azienda che gestisce ...

SOMMA IN ALLARME.Serata molto movimentata per non dire paurosa a Somma, a causa delle violenze gratuite di un richiedente asiko del Burkina Faso, un 32 enne che con una mazza ha distrutto vetrine, auto e arredi urbani. "Me lo ha detto uno spirito"e spacca tutto quello che gli capita a tiro. lo con la moglie Katiuscia Balansino famosi in provincia per la gestione dei vari centri con la KB srl, l’azienda che gestisce la maggior parte dei richiedenti asilo per conto della Prefettura e tra gli altri anche il centro di Somma in via Briante, si e' attivato subito per svelenire e tranquillizzare gli abitanti della zona. Il gestore del centro privato kb srl, Roberto Garavello ha dichiarato al sindaco:«Non so come siano le procedure da seguire, noi non siamo un’assicurazione. Ma siamo disponibili a risarcire, sia per gli arredi comunali sia per i danni fatti a cittadini sommesi che nulla c’entrano. Identificheremo con l’amministrazione le modalità. Non mi sembra corretto non interessarcene, è un segno civico che riteniamo dovuto». "È un ragazzo del Burkina Faso, cristiano", aggiunge Garavello, "Dice che questa notte all’improvviso lo spirito si è insinuato nel suo cervello. È stato portato in ospedale dai carabinieri, gli hanno fatto un Tso. Ora è in sicurezza, a far danni non ci va più. I medici ci diranno cosa è successo e come evitare che si ripeta". Una situazione che  allarma sotto tutti i punti di vista, ricordiamo che in precedenza c'era stato un caso di "ammutinamento " generale, con una manifestazione ed il blocco momentaneo di via Briante. Queste persone attendo la regolarizzazione a cui magari solo in parte hanno diritto, ma hanno tutti la speranza di vedersi riconosciuta questa possibilità e l'attesa e' snervante e qualcuno reagisce malamente, con problemi di sicurezza per chi sta intorno a loro, come dimostra questo caso che non e' certo un caso  isolato, seppure unico,  per ora a Somma. Ricordo che in precedenza abbiamo cercato di parlare con loro per capire speranze, attese e aspettative, ma non parlano facilmente, e questo non depone a loro favore.   redazione Varese Press