SANITA' LOMBARDA, INTERVISTA DI CRISEO. Dai primi mesi del 2018 sarà attivato, in Lombardia, un nuovo modello di presa in carico per i cittadini affetti da patologie croniche. Nel nuovo modello un soggetto gestore organizza tutti i servizi sanitari e sociosanitari per rispondere ai bisogni del singolo paziente, programmando prestazioni ed interventi di cura specifici, prescrivendo le cure farmacologiche più appropriate, alleggerendo così il paziente dalla responsabilità di prenotare visite ed esami. https://youtu.be/atqVAvS1Kos I pazienti cronici che lo desiderano, potranno aderire e godere di tutti i questi benefici. Sai che in Lombardia c'è un nuovo percorso di cura per i pazienti cronici? Scopri quali sono i vantaggi http://fal.cn/q1Q5 E'il messaggio che appare nel sito di Regione Lombardia, ma perchè si è arrivati a questo nuova riforma? "Circa un terzo della popolazione soffre oggi di patologie croniche, la cura delle quali assorbe oltre il 70% delle risorse" questo sembrerebbe il problema e per affrontarlo Regione Lombardia ha proposto un percorso non semplice visto che si parla di ben 3.5 milioni di persone affette da malattie croniche. L'indirizzo nuovo viene descritto dalla delibera n. X/7655 del 28.12.17, ma come funzionerà vi chiederete? Sarà inviata lettera dalle ATS (Agenzia di Tutela della Salute ) e"Accettato l’invito, il cittadino sceglie il Gestore che prenderà in carico i suoi bisogni di salute e che con lui sottoscriverà un “Patto di Cura” di validità annuale." Il medico scelto dal cittadino che accetta di sottoscrivere questo protocollo diventerà il suo gestore che  garantisce il coordinamento e l’integrazione tra i differenti livelli di cura e i vari attori del Sistema Sanitario e Sociosanitario Lombardo, ma oltre al medico c'è sempre l'opzione della struttura privata ( e qui vogliamo vedere se davvero entrambi sono posti sullo stesso piano, visto che un medico preparatissimo non può competere con una struttura privata) I gestori abilitati a tale ruolo saranno comunque scelti dalle ATS ,  ma in base a quali caratteristiche e criteri? Ci saranno valutazioni tecniche o il zampino (zampone) della politica? Passaggio successivo. " Ad ogni paziente è assegnato un “Clinical Manager”, cioè un medico che per lui redige e sottoscrive il Piano di Assistenza Individuale (PAI)." Non basta questa complicazione, si prevede pure un Patto di Cura tra medico e paziente ( con tutte le responsabilità conseguenti) e inoltre medico e paziente scelgono" il Piano Assistenziale Individuale", per portare il medico ad assicurare la cura con tutti gli adempimenti burocratici del caso. La brochure della Regione parla di meno stress, meno file e meno disagi. Le solite complicazioni e sovrapposizione di enti, procedure, con nomi e sigle che spingono ad allontanare il cittadino, più che ad avvicinarlo. Forse sarebbe stato opportuno fare con più calma cercando un maggiore dialogo tra politici e tecnici, ospedalieri e medici di famiglia. Nel video ci sono le considerazioni dei due medici e le loro perplessità con alcune proposte sulla differenziazione delle strutture a seconda della loro grandezza. Il cittadino-paziente ha diritto alla migliore sanità possibile visti i costi che si sostengono ma in strutture adeguate e diverse a seconda della patologia in maniera da offrire l'esperienza, la tecnica e le strutture avanzate. I costi sono alti per un servizio che deve essere alla portata di tutte le tasche creando un sistema misto pubblico-privato, ma senza seguire più di tanto l'esempio americano che invece sembrerebbe emergere sotto-sotto da questa riforma. Giuseppe Criseo Varese Press