Tra i Popolari qualcosa si muove

Tra i Popolari qualcosa si muove Gennaio ricco di fermenti in casa popolare. Il 21 Gennaio si riuniscono a Bologna gli eredi legittimi della DC per approfondire i temi dell’etica in politica e per concordare le modalità organizzative dell’assemblea generale dei soci. Assemblea che si terrà all’Hotel Ergife il 26 Febbraio per la nomina del Presidente della DC, in esecuzione dell’ordinanza del Tribunale di Roma con la quale si dà, finalmente, seguito alla sentenza n.25999 del 23,12,2010 della C...

Tra i Popolari qualcosa si muove Gennaio ricco di fermenti in casa popolare. Il 21 Gennaio si riuniscono a Bologna gli eredi legittimi della DC per approfondire i temi dell’etica in politica e per concordare le modalità organizzative dell’assemblea generale dei soci. Assemblea che si terrà all’Hotel Ergife il 26 Febbraio per la nomina del Presidente della DC, in esecuzione dell’ordinanza del Tribunale di Roma con la quale si dà, finalmente, seguito alla sentenza n.25999 del 23,12,2010 della Cassazione che ha sancito ,senza alcuna altra possibilità di giudizio, che: “ la DC non è ma stata sciolta giuridicamente”. Abbiamo combattuto in tutti questi anni per ricomporre l’area di ispirazione democratico cristiana e guardiamo all’appuntamento del 26 Febbraio come quello che la Provvidenza ci ha offerto a noi, indegni eredi dei nostri padri fondatori, per rilanciare la presenza dei cattolici organizzati nella vita politica italiana. In contemporanea, fervono i preparativi dei diversi partiti, movimenti e gruppi, alla vigilia della sentenza della Consulta che dovrà decidere sull’Italicum e, di fatto, come accadde con il “porcellum”, indicare la strada da percorrere per la nuova legge elettorale valida per il nostro Paese. Sostenitori del sistema elettorale proporzionale tedesco, con sbarramento al 4-5 %, e premio di maggioranza, con l’introduzione della sfiducia costruttiva, abbiamo combattuto, sin dall’epoca del referendum Segni a favore del maggioritario, ogni tentativo di ridurre la rappresentanza politica dell’Italia attraverso forzature il cui risultato si è vistosamente notato nell’ultima sfilata di ventitre partiti e partitini dal Presidente della Repubblica, in occasione delle ultime consultazioni per l’incarico al nuovo capo del governo. La storia politica unitaria italiana e quella stessa del suo sviluppo capitalistico è assai omogenea a quella della Germania per tentare di importare sistemi politici ed elettorali di stampo francese o anglosassoni, lontani dalla nostra realtà sociale e politico culturale concretamente vissuta e consolidata. Se il 21 Gennaio si riuniscono gli eredi della DC, qualche giorno prima, il 13 Gennaio è convocato un incontro aperto degli amici di Idea, Popolo e Libertà guidati dai Sen. Giovanardi e Quagliariello, quale sviluppo delle conclusioni raggiunte nel recente convegno di Orvieto. Il 15 Gennaio, poi, sarà la volta degli amici popolari del patto di Rovereto, guidati da Ivo Tarolli che, insieme a molti altri esponenti dell’area cattolica e popolare si incontreranno al Bonus Pastor di Roma con Stefano Parisi, con l’obiettivo di favorire la nascita del nuovo soggetto politico laico, democratico, popolare, liberale, riformista, europeista, trans nazionale, ispirato ai valori dell’umanesimo cristiano, inserito a pieno titolo nel PPE da far tornare ai principi originari dei padri fondatori, alternativo al socialismo trasformista renziano, alla sinistra e ai populismi estremi. Insomma quel soggetto politico nuovo, ad ampia base popolare, caratterizzato da una reale vita democratica interna secondo i dettami dell’art.49 della Costituzione, lontano dai modelli dei partiti a conduzione personalistica e leaderistica della consunta seconda repubblica. Dal Veneto è già partito il processo di ricomposizione dell’area popolare con l’avvenuta costituzione della Federazione Popolare e civica veneta che può contare sul ruolo di riferimento politico dell’On Domenico Menorello di Padova e sul costituendo gruppo in consiglio regionale. A breve sarà organizzato un grande convegno dei Popolari e delle liste civiche del Triveneto, con gli amici del Trentino e del Friuli V.Giulia insieme a quelli del Veneto. E, intanto, a vigilare, disillusi e combattivi, stanno gli amici della Confederazione di sovranità popolare che, dopo il forte contributo offerto a sostegno del NO al referendum, sono ora pronti a combattere uniti nella difesa e per l’attuazione integrale della Costituzione, come unica efficace ed efficiente modalità per opporsi allo strapotere della finanza che, rovesciati i principi del NOMA ( Non Overlapping Magisteria) intende sottomettere ai propri interessi l’economia reale e la stessa politica, con i bei risultati che stiamo sperimentando a livello globale. Insomma è in atto un grande fermento popolare, laico e liberale che ci auguriamo possa portare alla formazione di quel nuovo soggetto politico in grado di rinsaldare gli interessi del ceto medio produttivo on quelli delle classi popolari, rispondere alle attese della povera gente e, rispettando i principi di sussidiarietà e solidarietà, sappia concorrere positivamente alla realizzazione del bene comune. Ettore Bonalberti www.alefpopolaritaliani.it www.insiemeweb.net www.don-chisciotte.net Venezia, 29 Dicembre 2016