Parisi, buona la prima a Saronno

PARISI: BUONA LA PRIMA A SARONNO di Lucio Bergamaschi Oltre 100 persone hanno partecipato ieri sera alla presentazione di Energie per l’Italia, il movimento politico fondato da Stefano Parisi che ha scelto la prestigiosa cornice di Villa Gianetti per la sua “prima volta” a Saronno. Un pubblico variegato ha assistito con attenzione e partecipazione alla presentazione del manager prestato alla politica: consiglieri comunali e assessori dì Saronno e circondario tra cui spiccava una folta delega...

PARISI: BUONA LA PRIMA A SARONNO di Lucio Bergamaschi Oltre 100 persone hanno partecipato ieri sera alla presentazione di Energie per l’Italia, il movimento politico fondato da Stefano Parisi che ha scelto la prestigiosa cornice di Villa Gianetti per la sua “prima volta” a Saronno. Un pubblico variegato ha assistito con attenzione e partecipazione alla presentazione del manager prestato alla politica: consiglieri comunali e assessori dì Saronno e circondario tra cui spiccava una folta delegazione di Gerenzano, il capogruppo del PD a Saronno Gilardoni e il “militante della Lega Nord” Elio Fagioli, esponenti delle categorie economiche in particolare il Direttore Generale di Ucimu Alfredo Mariotti e il Presidente degli Artigiani saronnesi, gente comune volgiosa di trovare nuovi punti di riferimento convincenti in un panorama politico sempre più confuso. Abilmente introdotto dall’avvocato Filippo Germinetti, Parisi non si è risparmiato. “Abbiamo un programma ambizioso – ha sottolineato – rifare il centrodestra su basi serie, stando sui problemi, premiando la competenza, rifuggendo dai populismi e dalla cultura nazionalista ribattezzata oggi sovranista che vede l’Europa e l’Euro come la causa di tutti i mali italiani.” Per Parisi il problema principale è il nostro gigantesco debito pubblico, è la caduta di competitività delle nostre imprese, è l’invecchiamento della popolazione che appesantisce sempre più il bilancio dell’Inps. Ma il problema dei problemi è una classe politica, inadeguata, clientelare, che tiene in piedi un carrozzone pubblico sempre più insostenibile per mere necessità di sottogoverno. Un sistema di partiti sclerotizzato, privo di democrazia interna fondato su leaderismi sempre meno adeguati alla gravità dei problemi del paese. A tutto questo Energie per l’Italia offre ricette liberali e popolari: uno stato meno invasivo e oppressivo che liberi le energie inespresse della società civile, dei corpi intermedi, delle imprese, del terzo settore. Un sistema delle autonomie basato su comuni e province ridimensionando lo strapotere delle regioni. Un federalismo fiscale vero, possibile terreno di dialogo con quella Lega per altri versi oggetto di forte polemica da parte di Parisi. Sulla collocazione politica di questo nuovo soggetto Parisi ha detto parole chiare: siamo liberali, siamo alternativi al PD ma non possiamo andare a braccetto con movimenti chiaramente antieuropei. Apertura dunque a Forza Italia e ai centristi peraltro ben rappresentati in sala eche hanno mostrato di gradire l’approccio del leader di Energie per l’Italia che al termine ha invitato tutti alla kermesse nazionale prevista il prossimo 1 aprile a Roma. A quando la costituzione formale a Saronno di un circolo del nuovo movimento? Sembrerebbe molto presto
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