OPERAZIONE DA 1800 EURO, UTENTE INSODDISFATTA

una fistola perianale complessa, il consiglio di un medico amico, il ricorso ad un costoso luminare  e la malasanità privata colpisce ancora si precisa che le dichiarazioni dell'utente insoddisfatta sono una sua opinione e non impegna il giornale. Non siamo medici nè magistrati, diamo spazio a chi si ritiene insoddisfatto ma non esprimiamo giudizi senza una condanna. Virginia Fusaro il 8 di giugno scorso su consiglio di un medico che conosceva bene, convinta di fare una ...

una fistola perianale complessa, il consiglio di un medico amico, il ricorso ad un costoso luminare  e la malasanità privata colpisce ancora si precisa che le dichiarazioni dell'utente insoddisfatta sono una sua opinione e non impegna il giornale. Non siamo medici nè magistrati, diamo spazio a chi si ritiene insoddisfatto ma non esprimiamo giudizi senza una condanna. Virginia Fusaro il 8 di giugno scorso su consiglio di un medico che conosceva bene, convinta di fare una buona scelta, si è rivolta ad un “luminare” per rimuovere una  perianale complessa Si è recata in una clinica privata di Vercelli dove con la modica cifra di 1.800 euro da spartirsi in parti uguali tra la clinica, il luminare e un suo collega è stata operata. Dopo pochi giorni è tornata nella stessa clinica dove e le è stata rifatta la medicazione.[youtube  https://www.youtube.com/watch?v=u4tewltv9KI] Subito dopo c’è stata una emorragia importante e quindi si è rivolta ad una amica infermiera che le ha fissato un appuntamento con un altro chirurgo, ma questa volta in una struttura pubblica. Questi la visita e si dimostra sorpreso del fatto che la Fusaro non avesse ricevuto disposizioni accurate sulle modalità di medicazione, comunque effettua la medicazione, pulisce bene la ferita e tutto sembra a posto. Una volta salita in macchina però la ferita comincia a sanguinare copiosamente e a quel punto la Fusaro è stata ricoverata d’urgenza e sottoposta ad un nuovo intervento per fermare l’emorragia. Dopo quest’ultimo intervento i problemi sono finiti. “Io non ho le competenze per giudicare -dice la Fusaro- ma non c’è stata buona comunicazione tra paziente e medico” infatti dopo l’intervento non le sono state date le corrette informazioni sullo svolgimento del decorso postoperatorio. “Io dopo il secondo intervento l’ho richiamato, con toni piuttosto accesi dicendo che avevo dei dolori atroci, gli ho spiegato cosa era successo e che mi trovavo in ospedale e lui mi ha risposto e io gli ho risposto e questo è stato l’ultimo botta e risposta tra me e lui” ha concluso la Fusaro. Vergiate 13 luglio 2017 Fabrizio Sbardella