LA TENDOPOLI DI COMO

Rubrica -Il Gatto nelle mutande LA TENDOPOLI DI COMO   [caption id="attachment_26897" align="alignleft" width="500"] sdr[/caption] [caption id="attachment_26896" align="alignleft" width="500"] sdr[/caption] Non cambia nulla nella tendopoli davanti alla stazione San Giovanni di Como: le latrine restano inesorabilmente quattro e nei loro dintorni non c’è segno di raccoglitori per la spazzatura e le toilette della stazione sono un continuo pellegrinaggio i due container doccia n...

Rubrica -Il Gatto nelle mutande LA TENDOPOLI DI COMO   [caption id="attachment_26897" align="alignleft" width="500"] sdr[/caption] [caption id="attachment_26896" align="alignleft" width="500"] sdr[/caption] Non cambia nulla nella tendopoli davanti alla stazione San Giovanni di Como:
  • le latrine restano inesorabilmente quattro e nei loro dintorni non c’è segno di raccoglitori per la spazzatura e le toilette della stazione sono un continuo pellegrinaggio
  • i due container doccia non sono utilizzabili anche se sono presidiati giorno e notte dalla locale “compagnia del Tavernello” e al momento sono disponibili le docce della palestra del collegio Gallio
  • in tutto il campo c’è a disposizione una sola fontanella utilizzata per bere, lavare e lavarsi
  • c’è una buona rappresentanza di forza pubblica, in divisa ed in borghese che staziona tra il parco e la stazione che però non è intervenuta quando vi è stato il tentativo conquista della dogana svizzera
  • gli occupanti variano in continuazione, alcuni arrivano, altri partono e altri ancora formano lo zoccolo duro dell’insediamento
  • all’interno del campo operano molti volontari singoli, non appartenenti ad organizzazioni, ma auto-organizzati
  • sul futuro soltanto illazioni e leggende, forse arriveranno i container forse vi sarà un edificio dedicato, ma il problema è che la composizione della popolazione del campo è dinamica, e nessuno di loro vuole essere schedato e costretto
  • nel campo in pratica non esiste un presidio medico, se non in maniera ridotta e in alcune ore della giornata
  • alla somministrazione di cibo si dedica una associazione svizzera di Genestrerio: la “Associazione Firdaus” che cucina all’oratorio di Chiasso e distribuisce dalle undici ogni giorno (VEDI FILMATO), per adesso e alla sera la cena viene distribuita dalla mensa di sant’Eusebio
  • l’amministrazione comunale brilla per la sua assenza salvo attuare la classica tecnica dell’annuncismo renziano promettendo miracoli e soluzioni fantasiose
Intanto i giorni passano e l’autunno si avvicina con tutte le conseguenze e gli sviluppi immaginabili. Se questi esseri umani hanno il diritto di essere accolti, allora è vergognoso il trattamento che gli forniamo se invece sono solamente dei clandestini illegali allora è vergognosa la nostra incapacità di risolvere questo problema, lasciandolo pesare sulle spalle dei cittadini.   Como 22 agosto 2016 Fabrizio Sbardella Varese Press