GUARDIA DI FINANZA COMANDO PROVINCIALE RAVENNA Ravenna, 15 luglio 2016 GDF RAVENNA: SEQUESTRATI 20.000 CAPI CONTRAFFATTI DESTINATI ALLA RIVIERA ROMAGNOLA. RICOSTRUITA LA “FILIERA DEL FALSO”. La Guardia di Finanza di Ravenna, a conclusione di un’indagine condotta sotto la guida della locale Procura della Repubblica ed in esecuzione di un provvedimento emesso dalla stessa Autorità Giudiziaria, ha sequestrato circa 20.000 capi contraffatti delle più note griffe della moda, nel corso di un’operazione che ha visto impegnate le Fiamme Gialle anche nella città di Napoli. L’operazione della Guardia di Finanza nasce sul litorale romagnolo, durante i consueti controlli per contrastare il fenomeno della minuta vendita di prodotti con loghi falsi. Infatti, dopo aver sequestrato nelle settimane scorse alcune centinaia di capi pronti per essere venduti ai turisti, i Finanzieri hanno proseguito le indagini, riuscendo ad individuare il canale di approvvigionamento attraverso il quale questi prodotti avevano raggiunto i lidi dell’Adriatico. In particolare, le indagini hanno condotto i Finanzieri ravennati a Napoli, dove hanno scoperto l’ubicazione di due magazzini che fungevano da stoccaggio di merce contraffatta pronta per essere spedita presso località turistiche, non solo della riviera romagnola, per la successiva commercializzazione. I Finanzieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Ravenna, hanno così sequestrato, prima che fossero immessi sul mercato, circa 20.000 prodotti tra cui borse, jeans, maglie, scarpe ed occhiali riportanti noti marchi come ADIDAS, DOLCE & GABBANA, ARMANI, LOUIS VUITTON, GUCCI, NIKE, RAY BAN, CHANEL, CONVERSE, ALL STAR, PERSOL, DIOR, HOGAN, LACOSTE, ed hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria due responsabili per reati di contraffazione e ricettazione. Attraverso questa ulteriore operazione, che giunge a breve distanza dal recente sequestro nel porto cittadino di oltre 60.000 capi contraffatti provenienti dalla Cina, la Guardia di Finanza di Ravenna conferma il proprio impegno investigativo nello specifico settore, attraverso una costante attività di intelligence e di indagine sul campo, volta a ricostruire l’intera “filiera del falso”, a tutela delle libertà economiche garantite dalla Costituzione ed a protezione della parte sana del mercato.