Coisp, lettera AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA Pref. Franco Gabrielli

COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA Prot. 1271/16 S.N. Roma, 2 dicembre 2016 AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Franco GABRIELLI Egregio Pref. Franco Gabrielli, certe questioni vorremmo non doverle fissare su carta. Vorremmo poterle risolvere senza esporre la nostra Polizia di Stato e soprattutto i nostri colleghi all’umiliazione di dovere, contemporaneamente onorare il rispetto totale per l’Istituzione e man...

COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA Prot. 1271/16 S.N. Roma, 2 dicembre 2016 AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Franco GABRIELLI Egregio Pref. Franco Gabrielli, certe questioni vorremmo non doverle fissare su carta. Vorremmo poterle risolvere senza esporre la nostra Polizia di Stato e soprattutto i nostri colleghi all’umiliazione di dovere, contemporaneamente onorare il rispetto totale per l’Istituzione e mandare giù bocconi amari somministrati consapevolmente di chi li comanda, seppure temporaneamente. Accade, ancora una volta a Venezia, dove sembra non esserci fine alla mancanza di umana sensibilità che dovrebbe caratterizzare, indipendentemente da ruoli ed opinioni, il lavoro di ogni buon poliziotto. Non c’è un momento più triste, quindi altrettanto importante per dimostrare solidarietà ed umanità, che la morte. Ognuno di noi ha un rapporto personale con chi, prima o poi viene a mancare. Quando ciò accade a chi ha indossato la nostra stessa divisa, vissuto ieri o oggi le nostre medesime difficili situazioni, sentiamo un moto spontaneo di vicinanza. Non importa dove e quando un poliziotto muore, la sua memoria rimane viva nel nostro ricordo, per un attimo o per sempre. Uno dei motivi per cui la Questura di Venezia si è sempre orgogliosamente distinta, fin negli anni bui del terrorismo, degli agguati vigliacchi, dei morti in servizio per mano criminale o di coloro che ci hanno lasciato per malattia è stata la sensibilità dei colleghi e dei Sindacati che li rappresentano, che hanno voluto ricordare nel miglior modo possibile i nostri caduti. In questo è doveroso ringraziare tanti Questori e Dirigenti che negli anni hanno contribuito a tessere questo lungo e robusto filo di solidarietà, vicinanza e spirito di corpo, coinvolgendo le Istituzioni locali, le Associazioni e con il contributo, spesso decisivo, dei Sindacati di Polizia. L’altro ieri, mercoledì 30 novembre u.s., invece l’ennesimo strappo targato del questore pro-tempore Sanna, il quale, ha visto e fatto rimuovere, non senza aver prima pesantemente, a voce alta ed in modi che potremmo definire eufemisticamente ineducati, redarguito gli addetti al Corpo di Guardia davanti a colleghi ed anche ad imbarazzati civili ivi presenti in attesa di accedere agli Uffici di Polizia, l’epigrafe di un ex-collega deceduto all’ingresso della Questura lagunare, luogo ove tutti transitano a piedi da oltre vent’anni e dove da altrettanto tempo vengono posti gli avvisi di chi ci ha lasciato. Il questore pro-tempore non ha indicato alternative, difficilmente potrebbe farlo senza compromettere la visibilità che un annuncio funebre delle esequie che si svolgono di norma a distanza di uno o due giorni dalla morte, privando non solo i colleghi ed i familiari degli stessi, della presenza dei poliziotti veneziani, ma soprattutto togliendo ogni briciolo di umana compassione per chi ieri, come noi oggi, onora la nostra Polizia di Stato. Non rimpiangeremo e non rimpiangeranno Sanna quando lascerà Venezia. Saremo e saranno troppo occupati a ricostruire tutto ciò che ha distrutto nella sua permanenza, anche quel lunghissimo e robusto filo di solidarietà e spirito di corpo che tanti prima di lui, non senza difficoltà, avevano contribuito a rinforzare e che viene inutilmente spezzato senza un motivo. Non importa quanto dovremo attendere tempi migliori, ma siamo certi che Lei comprenderà il nostro profondo sentimento di amarezza. Con sincera e profonda stima p. La Segreteria Nazionale del Co.I.S.P. Il Segretario Generale Franco Maccari