Circolo Destra Italiana Varese.Varese cade a pezzi Varese cade a pezzi. Ovviamente non ci sono bacchette magiche ma certamente esistono delle priorità. L'adeguamento delle stazioni ferroviarie, anche per via dell'attivazione della Arcisate-Stabio che probabilmente avverrà nel dicembre 2017 ha fatto pendere la bilancia della Giunta, verso la riqualificazione del comparto Piazza Trento e Trieste. Alle spalle delle stazioni ferroviarie c'è un mondo di degrado e di abbondono, pericoloso anche dal punto di vista della staticità e della sicurezza fisica dei passanti. In Via Cimone che collega Giubiano alle stazioni, quindi pieno centro città, gli immobili sono fatiscenti e le facciate in via di sgretolamento, tanto che si è dovuta transennare parte della carreggiata per evitare che l'intonaco cadesse sulle persone o sulle macchine in transito. La scomparsa del settore manifaturiero a Varese ha lasciato in abbandono innumerevoli aree dismesse ex industriali a cominciare da Via Molina alla ex sede Enel alla sede ex Aermacchi e via di questo passo divenute ricettacolo di immondizia, dormitorio per vagabodi e disperati, giacigli per la prostituzione. Non si è mai fatto un censimento, per vedere quanta parte della Varese città dei giardini (Zanzi dixit) è rimasta è quanta soggiace all'mbarbarimento del tempo e all'incuria degli uomini. La fretta di comunicare iniziative per significare il cambo di passo della Giunta non lo condividiamo se queste sono iniziative spot e non organiche. "Aggiustare i cordoli dei marciapiedi e mettere le pensiline alle fermate" conferma questa impressione, tanto più se la comunicazione avviene durante una importante manifestazione varesina. La città giardino o dei girdini non può essere una Beirut con delle oasi di verde. Circolo Destra Italiana Varese