Gallarate/Camelot, precisazioni sul decesso avvenuto

riceviamo e pubblichiamo in forma integrale le precisazioni sul triste caso del decesso avvenuto al Camelot di gallarate. Condoglianze alla famiglia del deceduto Gallarate 17 agosto 2016 E’ doveroso da parte mia tutelare il personale che opera alla 3SG con attenzione, professionalità e coscienza E’ la premessa di Giacomo Peroni, neo presidente della struttura dei Ronchi, chiamato a fare luce sui fatti riportati nella lettera a firma di Giovanna Colombo, pubblicata dal quotidiano “La Prea...

riceviamo e pubblichiamo in forma integrale le precisazioni sul triste caso del decesso avvenuto al Camelot di gallarate. Condoglianze alla famiglia del deceduto Gallarate 17 agosto 2016 E’ doveroso da parte mia tutelare il personale che opera alla 3SG con attenzione, professionalità e coscienza E’ la premessa di Giacomo Peroni, neo presidente della struttura dei Ronchi, chiamato a fare luce sui fatti riportati nella lettera a firma di Giovanna Colombo, pubblicata dal quotidiano “La Prealpina” in data odierna. Letto il racconto della signora Colombo, in relazione a quanto accaduto immediatamente dopo il decesso dell’anziana madre, il presidente Peroni ha subito disposto una verifica interna, i cui risultati sono riassunti in una dettagliata ricostruzione. La madre della signora Giovanna Colombo è entrata all’hospice il 29 maggio scorso ed è deceduta l’8 giugno. L'ospite è arrivata dalla Cardiologia dell’ospedale di Busto Arsizio con una prognosi molto pesante, derivante da un quadro clinico compromesso a livello cardiologico e polmonare. Secondo le informazioni avute dal personale e dai medici di servizio, durante il periodo di degenza l';ospite è stata più volte visitata dal medico specialista in cure palliative e responsabile del reparto Altachiara. Le figlie della donna, hanno frequentato il reparto e hanno affrontato i colloqui con il personale sanitario a vario titolo coinvolto. È proprio dal modulo “interventi”, in cui vengono registrati i colloqui con il personale, che si evince come i parenti fossero soddisfatti delle cure che la loro madre stava ricevendo all'interno del reparto. La signora Giovanna si è mostrata consapevole del percorso che la madre stava affrontando, esprimendo la preoccupazione che potesse percepire dolore. La terapia palliativa è stata impostata per far fronte alla sintomatologia complessa manifestata dalla paziente arrivando alla somministrazione di morfina in pompa elastomerica. I sintomi sono sempre stati rilevati e gestiti secondo le linee guida. La signora Colombo ha seguito il percorso della madre ed è stata avvisata dal personale sanitario dell'aggravamento delle condizioni cliniche già il giorno antecedente il decesso. Il colloquio effettuato alle 18.30 del 7 giugno era proprio finalizzato a rendere i familiari consapevoli sull’evoluzione imminente affinché fossero preparati. Questo perché in hospice viene da sempre accolto e preso in carico tutto il nucleo familiare. Non a caso le camere del reparto richiamano il più possibile l’ambiente familiare dando così la possibilità di restare accanto alla persona malata di giorno e di notte, possibilità che è stata offerta anche alla signora Giovanna. Nel corso di tutta la durata del ricovero non sono mai state segnalate lamentele da parte dei familiari i quali, anzi, si sono sempre mostrati soddisfatti dell'assistenza prestata alla mamma. La mattina dell’8 giugno il personale di reparto ha allertato alle 7.55 il medico del turno di notte. Cinque minuti dopo, alle 8, è stata constatato la morte. Prima che si facesse in tempo ad avvisare telefonicamente le figlie della paziente, il medico ha incrociato la signora Giovanna Colombo, arrivata in visita alla madre, e le ha comunicato il decesso. Non vi è stato quindi materialmente il tempo di avvertire la figlia. Si fa presente che la salma, da prassi, resta in camera nel reparto per le due ore successive al decesso, prima di poter essere trasportata al piano terra al servizio di morgue. Il personale della struttura, pur non occupandosi della preparazione della salma, compito che spetta all’agenzia funebre chiamata dai parenti, si premura di restituire alla persona un aspetto dignitoso. Questa la dettagliata ricostruzione del periodo di ricovero dell’ospite fino al giorno del decesso. Un atto imprescindibile, sottolinea Peroni, anche a tutele del buon nome della 3SG. Nel rinnovare le condoglianze alla signora Colombo, il presidente si mette a disposizione per altri eventuali chiarimenti. Delpiano Federico