Luca Cirigliano, GARANTE LOCALE DEI DIRITTI DELLE PERSONE DETENUTE

Un argomento importante e delicato, quello di cui vogliamo parlare oggi. Una figura importante che:" vigila affinché l'esecuzione della custodia delle persone detenute in carcere e degli internati sia conforme a principi e norme nazionali ed internazionali" che e' sinomimo di civiltà e come recita il sito ministeriale: "Si tratta di un organismo indipendente in grado di monitorare, visitandoli, i luoghi di privazione della libertà (oltre al carcere, i luoghi di polizia, i centri per gli immig...

Un argomento importante e delicato, quello di cui vogliamo parlare oggi. Una figura importante che:" vigila affinché l'esecuzione della custodia delle persone detenute in carcere e degli internati sia conforme a principi e norme nazionali ed internazionali" che e' sinomimo di civiltà e come recita il sito ministeriale: "Si tratta di un organismo indipendente in grado di monitorare, visitandoli, i luoghi di privazione della libertà (oltre al carcere, i luoghi di polizia, i centri per gli immigrati, le REMS recentemente istituite dopo la chiusura degli OPG, i trattamenti sanitari obbligatori.)" Nel caso specifico a livello locale abbiamo Luca Cirigliano, persona di spessore ed equilibrio che sa bene quali sono i limiti della legge entro cui muoversi, ma si e' buttato ugualmente nell'impresa non semplice, poiche' si tratta di ambienti con persone che devono espiare una pena magari per tanti anni. Gli aspetti del servizio sono molteplici: etici, umani, sanitari, ma anche giuridici. Una manteria non semplice e non alla portata di tutti, visto che parliamo di persone in carcere per delitti malatti feroci, per droga, per rapine, ecc. Tutti aspetti che vanno soppesati e che devono essere tenuti nella debita considerazione quando si presenta di parlare ad una persona di cui magari si fa fatica a comprendere la lingua, con potenziali malattie, con problemi psicologici e/o psichiatrici, ma anche aspetti burocratici e politici e sopratutto all'interno del contesto particolare. Le strutture sono strapiene e gli spazi ristretti per cui la convivenza non e' semplice: "risolvere quelle situazioni che generano occasioni di ostilità o che originano reclami proposti dalle persone ristrette" e'" un obbligo derivante dalla ratifica del protocollo opzionale delle Nazioni Unite per la prevenzione della tortura" ma anche per tutelare la dignità dei carcerati. Il quadro e' fosco per le croniche carenze di personale sia per l'assistenza che per la custodia, ma l'attenzione non deve scemare, anzi deve essere maggiore, senza ipocrisie e calcoli politici. Giuseppe Criseo Varese Press ---- Per chi volesse approfondire: ? O PRIVATE DELLA LIBERTA PERSONALE Chi è Il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale è un organo di garanzia, indipendente, non giurisdizionale che ha la funzione di vigilare su tutte le forme di privazione della libertà, dagli istituti di pena, alla custodia nei luoghi di polizia, alla permanenza nei Centri di identificazione ed espulsione, alle residenze di esecuzione delle misure di sicurezza psichiatriche (Rems), ai trattamenti sanitari obbligatori. Presente , con varie attribuzioni e denominazioni, nella maggior parte dei Paesi europei, in Italia è stato istituito dal d l. n. 146 del 2013, convertito, con modificazione, dalla legge 21 febbraio 2014, n.10 mentre il d. m 11 marzo 2015 n. 36 ha definito il regolamento sulla struttura e la composizione dell'Ufficio. E' costituito in collegio, con due componenti e un presidente. Sul piano nazionale , coordina il lavoro dei garanti regionali, mentre sul piano internazionale è organismo di monitoraggio indipendente richiesto agli stati aderenti al Protocollo opzionale per la prevenzione della tortura (Opcat). In questa scheda si descrivono le principali funzioni relative all’'esecuzione penale di adulti e minori e alle misure di sicurezza detentive. In tali ambiti vigila affinché l'esecuzione della custodia delle persone detenute in carcere e degli internati sia conforme a principi e norme nazionali ed internazionali. interviene su criticità di carattere generale o su questioni che richiedono un'immediata azione Quali poteri ha visita, senza di autorizzazione, gli istituti penitenziari, gli ospedali psichiatrici giudiziari e le strutture sanitarie destinate ad accogliere le persone sottoposte a misure di sicurezza detentive, le comunità terapeutiche e di accoglienza o comunque le strutture pubbliche e private dove si trovano persone sottoposte a misure alternative o alla misura cautelare degli arresti domiciliari, gli istituti penali per minori e le comunità di accoglienza per minori sottoposti a provvedimenti dell'autorità giudiziaria, nonché, previo avviso e senza che da ciò possa derivare danno per le attività investigative in corso, le camere di sicurezza delle Forze di polizia, accedendo, senza restrizioni, a qualunque locale adibito o comunque funzionale alle esigenze restrittive prende visione, previo consenso dell'interessato, degli atti contenuti nel fascicolo della persona detenuta o privata della libertà richiede alle amministrazioni responsabili delle strutture sopra indicate le informazioni e i documenti necessari; nel caso in cui l’amministrazione non fornisca risposta nel termine di trenta giorni, informa il magistrato di sorveglianza competente e può richiedere l’emissione di un ordine di esibizione valuta i reclami ex art. 35 della legge 354/1975 (ordinamento penitenziario) Come agisce In via principale il Garante apre un dialogo con l’amministrazione interessata sollecitando o proponendo interventi di carattere amministrativo o politico che consentano di risolvere li problemi riscontrati. Se accerta violazioni alle norme dell'ordinamento ovvero la fondatezza delle istanze e dei reclami proposti ai sensi dell'articolo 35 dell'ordinamento penitenziario, invia specifiche raccomandazioni per risolvere criticità o irregolarità. Se l’amministrazione non provvede, deve comunicare il dissenso motivato entro trenta giorni, termine oltre il quale il rapporto sulla visita viene reso pubblico con le risposte avute dall'Amministrazione o con l'indicazione che l'Amministrazione non ha fornito risposte. Come ricorrere al Garante nazionale In prima istanza, anche per ottenere una risposta piu' celere, è opportuno inviare la segnalazione ai garanti regionali, ove istituiti. Al Garante nazionale la segnalazione può essere inviata tramite posta elettronica al seguente indirizzo mail:segreteria@garantenpl.it oppure scrivere a: Ufficio del Garante Nazionale Via San Francesco di Sales 34 - 00165 Roma ?GARANTI REGIONALI- Sono preesistenti all'istituzione del Garante nazionale che ha assunto funzioni di un loro coordinamento. Ad oggi le regioni prive ancora di una legge sul garante dei diritti dei detenuti o delle persone private della libertà personale sono la Calabria, la Liguria e la Basilicata, anche se nelle prime due un disegno di legge è in discussione. ?GARANTI PROVINCIALI E GARANTI COMUNALI -Sul territorio operano anche garanti provinciali e comunali con funzioni, durata della carica e modalità di intervento - spesso eterogenee - definite dai rispettivi atti istitutivi.