Jimmi Pasin attacca Sea sul Masterplan

Jimmi Pasin attacca Sea sul Masterplan Masterplan di Malpensa, serata piena di cifre a Somma con J.Pasin, W.Girardi e l’ing.Veronese Alessio di Casorate Sempione. Tante le tabelle e i numeri per fare conoscere l’impatto dell’aeroporto sul territorio circostante, più che altro dal punto di vista del traffico veicolare oltre a quello del consumo del territorio. Tanti ragionamenti di Pasin sull’enorme traffico, che deriva non solo e soltanto da Malpensa, ma che parte da un pregiudizio su Malpens...

Jimmi Pasin attacca Sea sul Masterplan Masterplan di Malpensa, serata piena di cifre a Somma con J.Pasin, W.Girardi e l’ing.Veronese Alessio di Casorate Sempione. Tante le tabelle e i numeri per fare conoscere l’impatto dell’aeroporto sul territorio circostante, più che altro dal punto di vista del traffico veicolare oltre a quello del consumo del territorio. Tanti ragionamenti di Pasin sull’enorme traffico, che deriva non solo e soltanto da Malpensa, ma che parte da un pregiudizio su Malpensa ammesso dallo stesso relatore da parte di alcuni… Interessante la presentazione di Hupac per la sua importanza come nodo di trasporto delle merci dall’Italia per tutto il mondo e ci aspetterebbe quindi una proposta di collaborazione tra Sea e Hupac, non una critica su tutto quanto fatto finora. Paragonare poi Malpensa ad altri aeroporti di concezione più attuale è fuorviante, siamo in Italia. Da noi si progetta qualcosa per i decenni a venire, visto il groviglio di enti, ministeri e autorità competenti, ed è normale aggiornare i progetti al periodo storico ed economico attuale come sta facendo Sea, per correggere il tiro investendo sulle merci. Il punto però è sempre viziato dal peccato originale, quello che Sea fa è tutto sbagliato, se i progetti sono vecchi è colpa di Sea, se si vogliono aggiornare non va bene perché si consumo troppo territorio. Nessuno dice che di errori non ne siano stati fatti, ma prevedere il futuro non è semplice viste il modus operandi italico anche nel settore degli aeroporti con un piano nazionale che non esiste e quando si cerca di programmare qualcosa si mette di mezzo la politica con i danni che stiamo pagando ( Alitalia in mani straniere). Sarebbe opportuno invece cercare di investire sul lavoro facendo gruppo, visto che non ci sono tante realtà lavorative in piedi e in crescita, curando certamente anche le condizioni di lavoro, ma le regole le fa il governo che non ha certo risolto molto col jobs act, anzi. Seguono i video con le parole registrate dei principali interventi (dopo il caricamento)   https://youtu.be/nvFJ1AlDF6Q Giuseppe Criseo Varese Press