Terremoto, la polemica sugli elicotteri fermi, precisazioni del Coisp
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- 21 gennaio 2017 Area Malpensa Istituzioni
COMUNICATO STAMPA DEL 21 GENNAIO 2017 Oggetto: Terremoto e neve in centro Italia, il Coisp dopo le precisazioni dell’Arma: “Eppure non risultano elicotteri inefficienti del disciolto Corpo Forestale… a meno che i problemi non siano burocratici o d’immagine. Abbiamo subito uno dei nefasti effetti della riforma? ” “Arriva la sciagura, inaspettata, imprevedibile per carità, ma tutto è pronto come dovrebbe essere? Leggiamo di elicotteri del disciolto Corpo Forestale che non sarebbero stati...
COMUNICATO STAMPA DEL 21 GENNAIO 2017 Oggetto: Terremoto e neve in centro Italia, il Coisp dopo le precisazioni dell’Arma: “Eppure non risultano elicotteri inefficienti del disciolto Corpo Forestale… a meno che i problemi non siano burocratici o d’immagine. Abbiamo subito uno dei nefasti effetti della riforma? ” “Arriva la sciagura, inaspettata, imprevedibile per carità, ma tutto è pronto come dovrebbe essere? Leggiamo di elicotteri del disciolto Corpo Forestale che non sarebbero stati in condizioni di volare. Eppure, da quel che ci risulta, ad eccezione degli unici tre AW 109N inutilizzati da anni per mancanza di risorse economiche, nelle sedi di Roma Urbe, Rieti e Pescara non ci sarebbero elicotteri inefficienti, come del resto si potrebbe facilmente ed immediatamente riscontrare dai libretti di volo dei singoli velivoli. E’ dunque fin troppo lecito porsi una domanda: ‘non in condizioni di volare’ potrebbe significare che sono fermi da troppo tempo in attesa dell’espletamento di questioni burocratiche per la nuova immatricolazione e necessarie certificazioni o per l’adeguamento d’immagine, considerato che recano ancora la scritta ‘Forestale’ sulla fiancata… ? E’ piuttosto chiaro che se così fosse ci troveremmo di fronte ad uno dei tanti nefasti effetti della riforma che ha voluto l’assorbimento del Corpo Forestale nell’Arma dei Carabinieri e che per ovvie e concrete ragioni in tanti avevamo chiesto di evitare o quantomeno di rinviare per il tempo necessario a fare ordine e chiarezza”. Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo le polemiche nate all’indomani del drammatico ennesimo sisma in centro Italia che, unito alle proibitive condizioni meteo ed alle nevicate di portata assolutamente eccezionale, è sfociato in un dramma senza fine per le popolazioni di quelle regioni. Dopo le pesanti critiche per il mancato immediato intervento degli elicotteri di soccorso, infatti, la polemica è infuriata a proposito degli elicotteri dei Vigili del Fuoco senza la strumentazione per volare di notte e di quelli del Corpo Forestale, assorbito dall’Arma dei carabinieri per effetto della riforma Madia, fermi nella base operativa di Rieti. Più in dettaglio, alcuni hanno denunciato che l’ex base operativa degli elicotteri della Forestale, presso l’aeroporto Ciuffelli, risulterebbe chiusa con ben tre elicotteri fermi per l’espletamento delle procedure tecniche e burocratiche per l’acquisizione da parte dell’Arma dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco. Il Comando Generale dell’Arma, per parte sua, ha in proposito diramato un comunicato precisando che la base è aperta, ma che di fatto, tra quelli fermi per manutenzione e quelli non in grado di operare in certe condizioni climatiche, non ci sarebbe stato nessun mezzo disponibile per i soccorsi nella zona. “Eppure noi ribadiamo che non risultano elicotteri fermi per inefficienze in quella base - insiste Maccari -. Fermi per manutenzione significa che bisogna passargli una mano di vernice e cambiargli le scritte sulla fiancata? Significa che bisogna perfezionare il passaggio dall’ex Forestale all’Arma? E’ questa la vera domanda per cui pretendere risposta. Una risposta che Dio non voglia sia positiva, perché altrimenti significherebbe che abbiamo sacrificato la sicurezza dei cittadini per il colpevole diniego a spostare l’entrata in vigore del provvedimento al momento in cui si potesse assicurare che tutto fosse pronto ad un tale delicato passaggio, o al colpevole ritardo di coloro i quali, ciascuno per le proprie competenze, non hanno tempestivamente adottato le relative urgenti misure perché l’improvvida riforma Madia non mandasse in tilt il sistema dei soccorsi che fino ad oggi il Corpo Forestale aveva assicurato”.