Regione Lombardia, Mozione antidroga per medici e prof., ma non per i politici

La mozione ha preso piede dopo lo scandalo nato dal caso di Saronno nella sanità, caso che ha fatto riflettere tutta l’Italia. La   mozione passa
con 28 voti a favore, Fdi, Lega, Lista Maroni e alcuni componenti di Forza Italia e Lombardia Popolare (Ncd).
 11 astenuti, 1 contrario e diversi consiglieri assenti.
La mozione è stata presentata da Fratelli d’Italia e De Corato precisa la sua posizione nei confronti dei pentastellati che ...

La mozione ha preso piede dopo lo scandalo nato dal caso di Saronno nella sanità, caso che ha fatto riflettere tutta l’Italia. La   mozione passa con 28 voti a favore, Fdi, Lega, Lista Maroni e alcuni componenti di Forza Italia e Lombardia Popolare (Ncd).  11 astenuti, 1 contrario e diversi consiglieri assenti. La mozione è stata presentata da Fratelli d’Italia e De Corato precisa la sua posizione nei confronti dei pentastellati che intendevano estendere il provvedimento ai politici. De Corato: “ho dato la mia personale disponibilità a sottopormi ai test, cosa che tra l’altro ho già fatto quando ero deputato. Oltretutto nel dispositivo della nostra mozione si parla di estendere la sorveglianza medica nei lavori a oggi esclusi, quindi nulla toglie che si possa estendere anche ad amministratori pubblici e consiglieri” La polemica era nata dalla presa di posizione di Paola Macchi: "Questi test, una battaglia dei nostri portavoce alla Camera, andavano estesi anche alla categoria dei politici e degli amministratori - spiega la grillina Paola Macchi -. È questione di coerenza: dobbiamo dare il buon esempio a partire da noi stessi che assumiamo decisioni che necessitano di assoluta lucidità" Non si è fatta attendere la posizione della Giunta: l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, da cui dipendono gli ospedali della Regione: "La richiesta di un maggiore controllo per il personale sanitario trova assolutamente il parere favorevole della giunta regionale. Posso anticipare l'impegno di intensificare i controlli ora effettuati dalle Ats attraverso l'aggiornamento del protocollo di sorveglianza sanitaria del personale sanitario nell'ambito dell'applicazione della legge nazionale di prevenzione a tutela del lavoratore, oltre a portare, come richiesto dalla mozione, il tema anche in sede di Conferenza Stato Regioni".