Molti provvedimenti legislativi rischiano di finire nel dimenticatoio
- /
- 09 dicembre 2016 Area Malpensa Istituzioni
LE INCOMPIUTE Molti provvedimenti legislativi rischiano di finire nel dimenticatoio Mentre qualcuno fa finta di fare le valigie, e qualcun altro alza la voce e chiede elezioni a tutti i costi, qualunque cosa costi, nei palazzi della Legge rimangono le incompiute, le cose cominciate e non finite insomma rimane, il lavoro per cui la comunità paga lautamente i suoi rappresentanti. Il DDL sulla concorrenza, che aveva ottenuto l’OK della Camera, ora in commissione al Senato può tranquillamente fin...
LE INCOMPIUTE Molti provvedimenti legislativi rischiano di finire nel dimenticatoio Mentre qualcuno fa finta di fare le valigie, e qualcun altro alza la voce e chiede elezioni a tutti i costi, qualunque cosa costi, nei palazzi della Legge rimangono le incompiute, le cose cominciate e non finite insomma rimane, il lavoro per cui la comunità paga lautamente i suoi rappresentanti. Il DDL sulla concorrenza, che aveva ottenuto l’OK della Camera, ora in commissione al Senato può tranquillamente finire nel dimenticatoio. Il decreto tra l’altro prevedeva norme stringenti per contrastare il telemarketing selvaggio. Il DDL sulla povertà che aveva introdotto una misura nazionale di contrasto alla povertà e la razionalizzazione delle prestazioni assistenziali e previdenziali è stato approvato dalla Camera nel luglio 2016 e ora è in corso di esame in commissione Lavoro al Senato. Il decreto legge sulle banche è a rischio dopo la sentenza del Consiglio di Stato del 2 dicembre che ha sospeso in via cautelare la circolare della Banca d’Italia che contiene le misure attuative per la trasformazione delle popolari in SPA e ha rinviato la trattazione sul merito dopo la attesa sentenza della Corte Costituzionale sulla legittimità della riforma. La riforma Madia sulla pubblica amministrazione è al palo poiché La Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità di quattro articoli, nella parte in cui è previsto che i decreti attuativi siano assunti previo parere anziché previa intesa nella Conferenza unificata Stato Regioni. Rischio di stop anche sul preaccordo per il rinnovo dei contratti con gli statali. Fermo anche il DDL sulla riforma del processo penale contenente il raddoppio della prescrizione per i reati di corruzione. Il testo era stato approvato alla Camera ma è fermo al senato proprio a causa delle tensioni create dall’allungamento della prescrizione. Anche per quanto riguarda i diritti civili ed in particolare per le stepchild adoption (sperando che nelle prossime assemblee si ritorni all’uso della lingua italiana che ha una infinità di vocaboli adatti a definire qualunque fattispecie) per le norme sull’omofobia e per il doppio cognome per i figli. La riforma della cittadinanza, approvata dalla Camera in ottobre è in commissione al Senato. La riforma del terzo settore è anch’essa bloccata perché il testo prevede l’emanazione dei decreti attuativi che allo stato attuale non sembra più fattibile. Gallarate 09/12/2016 Fabrizio Sbardella