MARSICO (FI):«IL POTERE DI DECIDERE APPARTIENE A CIASCUN CITTADINO
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- 15 novembre 2016 Area Malpensa Istituzioni
COMUNICATO STAMPA DOMENICA 4 DICEMBRE #FAIDINUOVOGRANDELITALIA, MARSICO (FI):«IL POTERE DI DECIDERE APPARTIENE A CIASCUN CITTADINO PERCIÒ SARÀ DECISIVO VOTARE PER IL REFERENDUM COSTITUZIONALE SCEGLIENDO IL NO» Milano, 14 novembre 2016-«'#FaiDiNuovoGrandeLItalia - il potere di decidere ti appartiene, vota #NO per la #libertà, per la #democrazia'-: è fondamentale ricorda...
COMUNICATO STAMPA DOMENICA 4 DICEMBRE #FAIDINUOVOGRANDELITALIA, MARSICO (FI):«IL POTERE DI DECIDERE APPARTIENE A CIASCUN CITTADINO PERCIÒ SARÀ DECISIVO VOTARE PER IL REFERENDUM COSTITUZIONALE SCEGLIENDO IL NO» Milano, 14 novembre 2016-«'#FaiDiNuovoGrandeLItalia - il potere di decidere ti appartiene, vota #NO per la #libertà, per la #democrazia'-: è fondamentale ricordare che il potere di decidere in merito alla Riforma Costituzionale, proposta dal governo Renzi, appartiene a ciascun cittadino - sottolinea Luca Marsico- l'unico modo per mantenere questa peculiarità sarà quello di recarsi alle urne domenica 4 dicembre e votare No per la libertà e per la democrazia. Ho scelto, per questo, a venti giorni dal 4 dicembre, uno slogan d'impatto, ovvero “FaiDiNuovoGrandeLItalia-#MakeitalyGreatAgain”, ma, che secondo me, rispecchia appieno l'importanza di un voto su un Referendum Costituzionale che non prevede quorum per la sua validità ovvero sarà valido indipendentemente dalla percentuale degli italiani votanti: un motivo in più per scegliere e quindi per recarsi alle urne. Siamo, infatti, di fronte ad una Riforma che, così come concepita, mortifica la sovranità popolare, non supera affatto il Bicameralismo ed accentra a livello statale molte funzioni e peculiarità strategiche delle regioni, fra cui la nostra Lombardia virtuosa e, delle autonomie locali - conclude Marsico - oltre ad essere collegata alla Legge elettorale, l'Italicum, che, nella sua attuale formulazione, in teoria anche con il solo 20% del corpo elettorale può far ottenere la maggioranza in Parlamento.»