LOTTA ALLA “MALA” NIGERIANA. IL GRUPPO DI MALPENSA ESEGUE 8 ARRESTI

GUARDIA DI FINANZA VARESE
 LOTTA ALLA “MALA” NIGERIANA. IL GRUPPO DI MALPENSA ESEGUE 8 ARRESTI E SEQUESTRA 5 KG. DI SOSTANZA STUPEFACENTE                                                                                        ...

GUARDIA DI FINANZA VARESE  LOTTA ALLA “MALA” NIGERIANA. IL GRUPPO DI MALPENSA ESEGUE 8 ARRESTI E SEQUESTRA 5 KG. DI SOSTANZA STUPEFACENTE                                                                                                                                                               Si sono da poco concluse due distinte operazioni delle Fiamme Gialle varesine che hanno avuto però un “ nemico” comune, la criminalità di matrice nigeriana. Nel primo caso l’attività ha permesso nel suo complesso di debellare un’intera organizzazione criminale attraverso il sequestro di Kg 1,4 circa di cocaina occultata in un totale di 117 ovuli, l’arresto di quattro corrieri, e la segnalazione all’Autorità Giudiziaria procedente di ulteriori 4 conniventi. Nella seconda operazione, sono stati complessivamente tratti in arresto 4 cittadini nigeriani e sono stati sequestrati KG 2,5 di eroina. L’attività, che ha preso origine da un fermo operato a Malpensa nei confronti di una cittadina nigeriana che occultava all’interno delle cavità endoaddominali 90 ovuli di sostanza stupefacente del tipo eroina per un peso complessivo di KG 1,2, ha avuto sviluppi sull’intero territorio nazionale. L’attività di analisi posta in essere dai militari di Malpensa, in seguito al fermo di alcuni corrieri cd. “ ovulatori”, ha evidenziato come questi ultimi risultavano essere accomunati da medesimi fattori di rischio, che hanno indotto a considerare una stessa consorteria criminosa artefice delle diverse importazioni di stupefacenti intercettate. Nello specifico, la pianificazione e realizzazione delle attività illecite, oggetto di indagine, sono risultate accomunate dal medesimo sodalizio criminoso transnazionale, riconducibile a soggetti di nazionalità nigeriana, operanti nella città di Torino i quali risultavano utilizzare le medesime basi logistiche. Gli opportuni approfondimenti investigativi, comprensivi altresì di specifiche attività tecniche che si sono protratte per un prolungato e continuativo periodo, anche a causa della grande varietà di lingue in uso tra i 250 gruppi etnici nigeriani del Paese, hanno permesso di rintracciare un corriere proveniente dall’ Uganda ed in procinto di introdurre nel territorio nazionale un ingente quantitativo di sostanza stupefacente occultata all’interno delle proprie cavità endo-addominali. Grazie al monitoraggio tecnico di tutti i soggetti coinvolti, è stato possibile, da un lato, ricostruire la cronologia dei fatti constatati in aerostazione, accertando specifiche responsabilità e, dall'altro, individuare ulteriori traffici illeciti conseguendo ulteriori risultati operativi. Difatti, oltre alla pianificazione di una spedizione postale di un collo contenente sostanza stupefacente ed indirizzata in Olanda (per la quale è stato opportunamente informato il competente collaterale estero), si veniva a conoscenza dell’organizzazione e realizzazione, da parte dei soggetti appartenenti alla medesima compagine criminosa, di ulteriori illecite importazioni destinate inizialmente alla città di Prato.   Al fine di poter disvelare l’attività criminosa in corso di finalizzazione, venivano tempestivamente avvisati i militari in servizio presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Prato i quali, nel corso di specifica attività di polizia giudiziaria, riuscivano ad individuare gli attesi corrieri, tre cittadini nigeriani, i quali venivano tratti in arresto in flagranza di reato, in quanto resisi anch’essi responsabili dell’illecita importazione di sostanza stupefacente occultata sempre all’interno delle proprie cavità endoaddominali. Nella seconda operazione gli approfondimenti investigativi consentivano ai militari del Corpo di giungere all’identificazione di un sodalizio criminoso responsabile di diverse importazioni di sostanza stupefacente che si avvaleva anche della collaborazione di due soggetti, anch’essi di nazionalità nigeriana, residenti rispettivamente a Torino ed a Vicenza. Anche in questo caso, l’attività si è rivelata alquanto complessa in quanto i due soggetti sono risultati “ particolarmente attenti”. Più volte ed in diversi modi hanno tentato di far perdere le proprie “tracce”, ma grazie alle capacità e alla costanza dei militari del Corpo si è giunti alla loro compiuta identificazione ed al loro arresto. Le informazioni investigative acquisite permettevano, inoltre, di giungere compiutamente all’individuazione di un terzo soggetto, una donna, anch’essa di nazionalità nigeriana tratta in arresto presso lo scalo aeroportuale di Roma-Fiumicino, in quanto trasportava all’interno delle proprie cavità naturali numerosi ovuli di eroina. I risultati di servizio conseguiti sono l’ulteriore prova dell’efficacia della lotta ai traffici illeciti posti in essere dalle Fiamme Gialle con particolare riferimento al contrasto del traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Tali operazioni investigative - in grado di individuare le particolari modalità di occultamento nonché gli innovativi modus operandi -si pongono nell’ambito del più ampio e unitario dispositivo del Corpo posto in essere per il contrasto ai traffici illeciti internazionali, sia all’interno che al di fuori degli spazi doganali, avvalendosi, altresì, del preziosissimo ed efficace contributo fornito dalle unità cinofile.